KidSafe, bene spiegarlo, è uno di quei servizi a corredo del portale che risponde all’indirizzo mac.com e che riserva gli iTools ai soli (ma non è proprio così) utenti Macintosh.
Servizi non molto fortunati o graditi a giudicare dalla triste fine che hanno fatto, uno dopo l’altro: iReview doveva essere una sezione di iTools mirata a votare siti e prodotti in circolazione, ma, evidentemente, nessuno andava o a votare o a leggere tali voti, tanto che, a fine febbraio scorso, Apple ha chiuso il servizio.
Ora è il turno di KidSafe, qui Apple, rispondendo alle esigenze di quella parte d’America puritana ed ortodossa (ognuna nella propria visione) voleva dare ai genitori, forse incapaci di controllare i figli oppure di vivere assieme l’esperienza del web, quella improbabile certezza che la propria prole non potesse avere accesso ad alcune categorie di siti ritenuti non adeguati ai minori (per varie ragioni).
La motivazione di questo secondo fallimento (KidSafe non esiste più da alcune ore con la dichiarazione ufficiale di “scarso uso”) sono molteplici ma forse la principale è l’insuperabile (innanzitutto dai genitori stessi) abilità dei teen ager nel maneggiare computer e risorse tanto che protezioni di questo tipo, possono essere aggirate non solo con facilità ma magari anche vissute come la quotidiana sfida tecnologica.
Apple suggerisce sulla ex-home page di accedere a servizi surrogati di KidSafe: Cyberangels e Cyber Patrol, noi, dal nostro piccolo, tempo fa avevamo recensito ChildKey.
Se i genitori preoccupati o atterriti dalla libertà di Internet, che leggono Macity, ritengono questo servizio utile, ne prendano nota per disabilitare le funzioni di KidSafe.
Ricordiamo che iTools (nato come una delle poche notizie rilevanti dell’ormai dimenticato MacWorld San Francisco del 2000) rimane attivo per quei servizi, notevolmente più utili a nostro modesto avviso, come iDisk, HomePage e mac.com, insieme al gadget iCards.
