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Cina contro Apple: non filtrano i messaggi di iMessage

Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina cominciano a copromettere i rapporti che Apple ha nel Paese del Dragone. Stando a quanto riporta il Wall Street Journal, agenzie governative e media controllati dallo stato avrebbero avviato in Cina una campagna per bloccare la diffusione di “contenuti proibiti” sui dispositivi Apple. Se la Mela rifiuta di collaborare, le autorità hanno il potere di interrompere servizi che a loro modo di vedere violino la legislazione cinese.

Cinque diversi organi di informazioni hanno cominciato a lamentarsi del fatto che Apple non filtri in modo adeguato dal servizio iMessage contenuti vietati, testi e immagini che fanno riferimento a pornografia, gioco d’azzardo e prodotti contraffatti. Dopo quanto riportato dai mezzi di informazioni controllati dallo stato, varie agenzie governative hanno annunciato che imporranno nuovi requisiti, obbligando Apple e altri produttori a includere “funzionalità di filtro-spam”.

Anche CCTV, l’emittente nazionale cinese (ovviamente una suddivisione dell’Amministrazione statale di radio, cinema e televisione del Governo centrale della Repubblica Popolare Cinese), ha sollevato l’esistenza di presunti problemi , affermando che Apple distribuisce sull’App Store app dedicate al gioco d’azzardo mascherate da lotterie ufficiali.

In passato Apple ha rimosso di sua spontanea volontà altre app considerate illegali, in conformità alle leggi cinesi. Se il problema riguarda solo la presenza di app, non dovrebbe essere difficile per la Mela fare pulizia dal suo App Store. Non è ad ogni modo chiaro se il problema riguarda solo le app o anche  iMesssage. Probabilmente al governo cinese non piace il meccanismo di cifratura end-to-end del servizio Apple. A febbraio di quest’anno in Cina Apple è stata obbligata a sfruttare server fisicamente presenti nel Paese e i dati di account locali che prima erano memorizzati su server statunitensi, sono ora ospitati su server locali. Questo approccio forse non è sufficiente e il governo cinese pretende ancora di più. Se la pretesa è di filtrare anche i messaggi, tenendo conto di foto e testi inviati e scambiati dagli utenti, la soluzione potrebbe essere impraticabile (a meno di non filtrare uno ad uno i vari messaggi scambiati dagli utenti).

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