Dall’iniziativa i2010 dell’Unione Europea potrebbe scaturire una rivoluzione per chi fa uso dei negozi online di musica digitale: l’unione delle licenze nazionali in una unica per tutti i paesi membri.
Ora il panorama, parlando di iTunes Music Store, è composto da 15 iTunes per le nazioni della UE più uno per la Svizzera e uno per la Norvegia che ne sono fuori. Un domani potrebbe esserci un’unica entità sotto la bandiera blu con le dodici stelline oro in circolo, ogni cittadino europeo godrà dei medesimi diritti e doveri e probabilmente potrà avere a disposizione un listino musicale più ricco, che sommi le disponibilità dei singoli listini delle singole nazioni.
Gli editori musicali invece che raccogliere quindici differenti royalty da ogni stato ne raccoglieranno una sola cumulativa e non da quindici stati ma da tutti e venticinque i membri, il che vorrebbe dire per Apple un passaggio diretto alla vendita di musica all’intera UE, comprendendo i “nuovi” stati dell’est europeo recentemente aggiuntisi in Europa.
Finora la Commissione Europea si è distinta per aumentare le burocrazie, se quanto promesso con l’iniziativa i2010 – A European Information Society for Growth and Employment (102 KB) dovesse verificarsi si tratterebbe di una vera svolta che ribalta il tipo di gradimento raccolto presso i cittadini della UE. La commissaria europea Viviane Reding se ne sta occupando direttamente.
Nel 2000 a Lisbona è stata delineata la Lisbon Strategy dai membri della UE e si sono prefissati la data del 2010 come termine per smuovere la stagnazione economica europea creando nuovi posti di lavoro. In questi “ultimi” cinque anni la UE punta alle infrastrutture dell’information society come nuova risorsa, ecco i prossimi obiettivi:
– “2005” regole moderne sui servizi multimediali
– “2006” aggiornamento delle regole per le comunicazioni elettroniche e strategia per una information society sicura
– “2007” approccio globale all’effettiva interoperabilità della gestione dei diritti digitali
E’ attesa per il prossimo autunno la prima proposta di “royalty pan-europea” che scaturirà dalle varie consultazioni in corso durante l’estate.
Tutti i player del settore si dicono favorevoli alla licenza unica… sicuramente lo sono anche gli utenti finali.