Un fuori-campo segnato da Apple Francia, la divisione europea più significativa per l’azienda di Cupertino dal momento che ospita anche la direzione per l’Europa e il responsabile Emea Pascal Cagnì (che è peraltro francese). Con un accordo record per il Vecchio Continente, Apple vende all’istituto generale di geofisica transalpino ben 672 Xserve, riporta il numero oggi in edicola di 01 Informatique, aggiungendo così ulteriore potenza al già ragguardevole cluster da 40 Teraflops (l’unità di misura per il calcolo dei supercomputer)
L’Istituto si occupa di fare prospezioni geologiche, sia nel settore petrolifero che in altri legati alla tettonica a zolle. Si tratta di uno dei settori per i quali il calcolo in cluster si sta rivelando particolarmente economico e strategico. Altri settori sono la metereologia e la bioinformatica.
L’accordo siglato da Apple sarebbe dovuto alla capacità di offrire un prodotto (gli Xserve) e un servizio (installazione e assistenza) con un rapporto prezzo-opportunità migliore di quanto abbiano fatto gli altri big in gara per l’appalto: Ibm (che comunque in qualche modo vince lo stesso, dal momento che suoi sono i processori G5 degli Xserve), Hp e Dell. Il segnale che il mondo dell’informatica aziendale stia cominciando a vedere con una luce molto diversa Apple?
Né Apple Francia né l’Istituto hanno rivelato il costo complessivo dell’operazione.