Mentre Apple sperimenta le funzioni video con il rilascio di iTunes 4.8 c’è chi, con una fuga in avanti, predice il futuro di iPod e del negozio di musica digitale, disegnando uno scenario in cui per Apple sarà il negozio il perno centrale della strategia e iPod perderà di rilevanza trasformandosi in un prodotto venduto da terzi, in licenza.
La prospettiva, per alcuni versi originale, è contenuta in una riflessione di Robert Cringley, uno dei “guru” riconosciuti dell’hi-tech e opinionista molto in evidenza per diversi siti di tecnologia.
Esplorando le possibilità che si aprono per il futuro di Cupertino, Cringley crede che siano ormai in essere i presupposti per una svolta strategica e a dimostrarlo sarebbe Tiger. Scavando all’interno delle risorse del sistema si scoprirebbero, infatti, icone non utilizzate al momento, ma che simboleggiano formati video e audio, tra i quali spiccano l’OGG Vorbis e il WMA – Windows Media Audio. Questo basta a Cringley per supporre che “A breve Apple annuncerà un sistema di download di video ad alta risoluzione. Il codec H.264 di QuickTime 7, la potenza di Tiger sono gli strumenti che le consentiranno di farlo”.
La svolta sarebbe strategica perchè Apple non si limiterebbe a supportare la vendita di video, ma trasformerebbe iTunes Music Store (per quei giorni non più solo “music”) nel perno centrale della sua strategia “con iTunes – dice Cringley – Apple è riuscita a dimostrare che sul lungo periodo il software è diventato anche un ottimo strumento per fare cassa, prima attraverso la vendita della musica e, prossimamente, grazie alla vendita di film o più genericamente video”. Questo, secondo l’opinionista, potrebbe permettere ad Apple di abbandonare la strada perseguita fino ad oggi che prevede di usare il negozio come un sistema di supporto alla vendita di iPod, da cui Cupertino trae i maggiori profitti. Rovesciando la prospettiva la casa della Mela orienterebbe il suo interesse economico su iTunes, dismettendo di fatto iPod e cedendo il marchio in licenza “i margini di guadagno su iPod – dice Cringley – si stanno abbassando vertiginosamente e Apple deve avere la lungimiranza di intravedere quando è il momento di spostare il proprio business da un mix tra hardware e software ad uno unicamente derivante dal software e relativi servizi online, sarà inevitabile e ciò accadrà dopo aver concesso in licenza ad altre aziende l’iPod”.
Una Samsung o una Dell potranno così non solo rimarchiare (come fa HP oggi) la linea iPod di Apple ma costruire in licenza proprie versioni di iPod, fare anche modelli che leggono filmati, i quali potranno essere acquistati attraverso l’ipotizzato servizio di iTunes Video Store. Avere sul mercato iPod compatibili sempre e solo con iTunes anche prodotti da altri marchi sarà la chiave di volta per aumentare la leadership del sistema iTunes.
Unico dubbio: Steve Jobs ha sempre manifestato una dichiarata allergia ai cloni, cosa che appare ben chiara anche a Cringley che, infatti, precisa che Apple concederà licenze di iPod (da 5 a 25 dollari per player) solo quando deciderà di uscire da tale mercato.