Da Linux a Mac OS X con gioia.

John “Dark Paladin” Hummel racconta la sua esperienza del passaggio da Linux a Mac.
Dopo 2 anni e mezzo di Linux, si è deciso a passare ad uno Unix… Mac OS X!
Memore della sua remota (la prima) esperienza con un Apple II, ora l’intrepido “torna all’ovile” passando dal DOS (dove ha imparato ad usare WordPerfect 5.1), da vari Windows (Win95 lo ha deluso molto, WinNT era meglio ma non poteva far girare i suoi amati giochi, Win2K è un continuo crash) e da Linux (con caparbietà  è riuscito a scoprire misteri complessi come Perl).
Con Linux, si è fatto le ossa, ha imparato la magia dei server FTP e SSH, Telnet.
Il sistema non andava mai in crash, nemmeno quella volta che ha aperto contemporaneamente 500 file jpeg da 1 MB, ma lui non era felice perché non riusciva a fare tutto quello che voleva, specialmente con le varie schede grafiche.
John ha usato Emacs come text editor ma la mancanza del “copia-incolla” lo ha depresso, come alternativa aveva StarOffice ma non funzionava come voleva.
Ad un certo punto OS X è arrivato (con una simbiosi eccezionale: un cuore Unix e l’interfaccia grafica di Apple) e la sua vita è cambiata: in un’ora ha fatto il rip in file MP3 da ben 17 CD in suo possesso e poi in tre minuti ha trasferito il tutto all’iPod.
I suoi due computer (Pentium III @ 800 MHz con Win e Pentium II @ 450 MHz con Linux) ora faranno spazio al PowerMac G4 @ 933 MHz, continuando ad apprezzare Terminal e avendo sempre la possibilità  di montare anche un Linux per PPC su di esso.
John prosegue con una lunga descrizione d’uso del Mac ma ci limitiamo a tradurre una frase significativa: “OS X è probabilmente il sistema più semplice che io abbia mai visto”.