La metà degli adulti, il 47% per la precisione, degli statunitensi utilizza il web per trovare informazioni su prodotti o servizi. Il 40% lo usa per informarsi su attualità , politica, sport, previsioni del tempo. Un terzo della popolazione acquista beni o servizi online. Nel 1997 era il 2%. E’ la pervasività della rete in una istantanea, scattata dall’ufficio di statistica, l’equivalente della nostra Istat, che presenta i dati quantitativi del censimento digitale negli Stati Uniti. I dati, elaborati e presentati alla fine di ottobre, presentano la situazione al 2003, il primo aggiornamento dopo l’analisi del 1997.
Ci sono statistiche di tutti i tipi: per etnia, ad esempio, rimarcando che le famiglie composte da bianchi caucasici usano Internet per il 60%, precedute dalle famiglie asiatiche, al 68%, e di gran lunga avanti alle famiglie ispaniche e di colore, ferme al 36%.
Dal punto di vista dei redditi, il 92% delle famiglie con entrate pari o superiori a 100 mila dollari annui usa la rete, rispetto al 31% delle famiglie che guadagnano dai 25 mila dollari in giù.
Per l’uso delle tecnologie di comunicazione diretta, email oppure messaggeria istantanea, il cambiamento è ancora più rilevante se comparato tra il 1997 e il 2003: si passa infatti dal 12% al 55% su tutta la popolazione.
Secondo i dati forniti invece da Forrester Research, una società di analisi di mercato, l’esplosione della rete sta continuando anche adesso: gli acquisti online sono stati fatti nel 2004 da 39,5 milioni di americani, 3,5 milioni più che nel 2003, mentre la previsione basata anche sui trend in crescita per l’uso di computer portatili e reti senza fili nelle case vede per il 2010 il punto di arrivo con 71 milioni di connessioni a larga banda nelle case e 55 milioni di famiglie che faranno shopping in rete.
