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Ecco l’iBook da 700 MHz, nuova ATI e processore PPC 750FX

Annunciati e attesi da qualche settimana, sono finalmente arrivati i nuovi iBook.

A prima vista si tratta di un aggiornamento di portata ridotta.

Due i modelli di processore (che passano da 500 a 600 MHz e uno da 600 a 700), due i formati dello schermo (12 e 14 pollici), tre i modelli base: uno con processore da 600 MHz e schermo da 12 pollici con CD Rom e disco da 20 GB (128 MB di Ram); due da 700 MHz con masterizzatore combinato, disco da 20 o 30 GB, schermo da 12 e 14 pollici.

Si aggiunge poi, almeno su Apple Store, un modello con schermo da 14 pollici e semplice lettore CD-ROM, interessante per chi non ha particolari esigenze per quello che riguarda il supporto di archiviazione.

Uniche altre due novità  la scheda video che diventa ora una Radeon Mobility da 16 MB di memoria e il bus, da 100 MHz su tutta la gamma (il vecchio 12 pollici da 500 Mhz aveva un obsoleto bus da 66 MHz)

Resta identico tutto il resto: case, allestimenti, dotazione software, durata della batteria, accessori. Come dicevamo a prima vista un upgrade di portata ridotta.

In realtà  le cose non stanno proprio così; anzi si può dire che update della macchina sia a livello hardware e per le prestazioni, addirittura superiore come impatto rispetto a quello dello scorso mese di gennaio quando venne introdotto il modello con schermo da 14 pollici.

Le differenze di maggior interesse arrivano dalla scheda video e dal processore.

L’acceleratore, come accennato, è infatti basato sul chip Radeon Mobility, lo stesso che solo fino a qualche giorno fa dotava i Titanium. Le differenze rispetto alla Rage 128 Mobility sono consistenti. Prima di tutto le prestazioni sono superiori; stime di ATI e test al momento del lancio parlavano di un incremento di prestazioni nell’ordine del 30/40%. Poi va notato che la memoria RAM disponibile passa da 8 MB a 16 MB, un dato che lascia presupporre una maggiore fluidità  nell’uso di programmi che fanno uso intensivo della grafica.

Non bisogna poi dimenticare che 32 MB di memoria video oppure una Radeon (e l’iBook avrà  proprio una Radeon) sono il requisito per dare la possibilità  a Quartz Extreme, il nuovo sistema di rendering video implementato da Jaguar, di esprimersi al massimo.

Da notare che la scheda video supporta, oltre che l’output VGA anche l’S-Video e il composito

Altrettanto e forse ancora più interessante è l’adozione di una cache on board di dimensioni più generose. Il processore, sia nella versione a 600 che in quella a 700 MHz, arriva ora 512 kb contro i 256 del vecchio iBook.

L’interesse non si limita al fatto che una cache on board di dimensioni maggiori si traduce in velocità  superiore per le prestazioni, ma perchè è il segnale che Apple nei nuovi iBook ha dato il via all’adozione del processore di IBM PPC 750FX.

Del processore Macitynet ha parlato a lungo in passato, sia al momento della presentazione, avvenuta ad ottobre, che anche più recentemente Allora ricordammo come si trattasse proprio del principale candidato a finire sulla scheda madre dei nuovi iBook. Nell’edizione del week end, infine abbiamo fornito altri dettagli, ai quali vi rinviamo per dettagli sulle prestazioni e sulla sua tecnologia.

Qui ci limitiamo a ricordare come si tratta del primo processore PPC con circuiteria da 0.13 micron, uso di SOI e di Low-K Dielectric, il che lo rende il processore tecnologicamente più evoluto tra quelli adottati da Apple per le sue macchine. Da notare che i consumi sono i più bassi in assoluto tra quelli oggi proposti da un chip PowerPc, più bassi sia di quelli dei G4 che di dei precedenti G3 750CX e CXe.

Complessivamente, secondo Apple, il nuovo iBook è in alcuni compiti del 35% più veloce del vecchio iBook

Da notare che Apple non ha però modificato la scheda madre e non sfrutta la capacità  del processore di supportare un bus dati fino a 200 MHz. Evidentemente si è preferito rinviare l’utilizzo di questa tecnologia prima a macchine di fascia alta. In caso contrario l’iBook non solo avrebbe avuto un processore veloce e competitivo, per molti aspetti, con quello del G4 del Titanium, ma anche un bus più veloce di quello di tutti i modelli Apple oggi sul mercato, persino di quello dei PowerMac G4

Chi desiderasse saperne di più può visitare Per i commenti vi rimandiamo a la pagina con le specifiche tecniche.

che, nel frattempo, Apple ha messo on line anche in Italiano

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