Non sappiamo se i lettori (?) abituali di Playboy riescano a distinguere tra un database relazionale di Oracle e uno della concorrenza, ma il mensile per soli adulti gli ha lasciato raccontare, sulle sue pagine patinate, questo e quant’altro.
Dopo Microsoft, Oracle è la più grande company di software e da qualche tempo è diventata promotrice dell’iniziativa “carta d’identità elettronica” in USA, e raccoglie sempre più consensi, ma all’idea ora si affianca anche la motivazione ufficiale: “la privacy è comunque un’illusione”.
Parlando dei suoi concorrenti, lui che è il soggetto di un libro intitolato “La differenza tra Larry Ellison e Dio – E Dio non pensa di essere Larry Ellison”, ne ha per tutti: “Bill Gates è un convinto monopolista […] gli analisti sono quelli che consigliavano i titoli dot com che ora sono falliti”.
La ricchezza che attualmente accumula Ellison è maggiore di quella di Kirk Kerkorian, George Soros, Michael Bloomberg e Ross Perot messi insieme, certo è inferiore a quanto accumulano Bill Gates e Paul Allen ma per un breve periodo nel 2000 fu lui a capo della classifica dei multi-miliardari. Aver speso 161 milioni di dollari per gareggiare nell’America’s Cup è uno dei tanti lussi che si concede, assieme alla costruzione di una casa in stile giapponese imperiale del sedicesimo secolo che finora gli è costata 40 milioni di dollari.
Il suo hobby più grande resta però l’aviazione: possiede e guida aeroplani, qualche tempo fa tentò invano di comperare un caccia bombardiere russo MIG per 20 milioni di dollari.
Il cinquantottenne Ellison ha fondato nel 1977 la Oracle (grazie ad un’idea tratta da documenti ufficiali IBM) dopo aver lavorato per varie aziende della Silicon Valley come la Ampex, il suo cognome fu dato ad Ellis Island ai suoi genitori provenienti allora dall’Europa per trasferirsi definitivamente negli USA.
Oracle guarda alle aziende e Microsoft guarda agli utenti, ma “i prodotti di Microsoft sono mediocri e non hanno voglia di migliorarsi”.
Sposato per tre volte e forse prossimo al suo quarto matrimonio con la scrittrice Melanie Craft, ama definirsi “il playboy del mondo cablato” e sembra che molte donne riescano a subire il suo fascino.
Ellison possiede un’azienda di biotecnologia, la Quark, alla quale dona ogni anno circa 100 milioni di dollari, invece sono 250 milioni i dollari che cede alla Ellison Medical Foundation per combattere malattie in Africa.
Il resto dell’intervista sul numero di settembre (non sappiamo dirvi se l’edizione italiana la includerà ).
