DarwinNE 10 Posted December 1, 2010 Report Share Posted December 1, 2010 Sono due campi separati di applicazione, è molto difficile che chi ha talento nel campo tecnico scientifico abbia le stesse capacità in quello della grafica e del design, ed in ogni caso, anche se le avesse, sarebbe bene che lasciasse il campo ai veri professionisti nello specifico. E' verissimo, ancora di più per il fatto che spesso un programmatore non esperto tende a sottovalutare il lavoro e la cura necessaria per un'interfaccia utente, perché queste non sono affatto evidenti. Se posso fare un parallelo, un po' come l'impaginazione di un testo a regola d'arte è qualcosa di spaventosamente difficile e va ben oltre il sapere dove si trova un menu o un comando in un software di trattamento testi.D'altro canto, fare una buona interfaccia utente richiede anche di legare la "forma", ovvero quello che viene mostrato a schermo, con la funzionalità del programma. Un po' come si faceva nel Bauhaus. Link to post Share on other sites
beeblebrox 10 Posted December 10, 2010 Report Share Posted December 10, 2010 Purtroppo siamo circondati da opere tecnicamente ben fatte ma difficili da usare, senza nessuna attrattiva e spesso incomplete per le esigenze del consumatoreGiusto.Si può aggiungere, rispondendo anche alla domanda di Pietro, che le prime interfacce grafiche furono realizzate da personaggi eclettici, forse irripetibili, provenienti da quel "brodo di coltura" che era la Silicon Valley degli anni '70.Tecnici ma anche intelletuali quasi "rinascimentali", come Bruce Tognazzini. Qui Tognazzini spiega, tra altre cose più attuali, come e perchè furono prima tolti e poi reintrodotti i tasti freccia nelle tastiere dei primi mac (in inglese):Mac & the iPadPersonaggi come Donald Norman, geniaccio della psicologia cognitiva, ma anche ingegnere, che qui spiega come si affrontò il problema del pulsante di accensione dei primi Power Macintosh (in inglese):Don Norman's jnd.org / Design as Practiced Link to post Share on other sites
faxus 79 Posted December 27, 2010 Author Report Share Posted December 27, 2010 Si sa, le cose utili ma inopportune adesso, vengono rinviate a tempi persi.Quasi mai, cioè... ma 'sti giorni è festa e allora...Avevo in mente di fare una prova e basta, ma l'interfaccia di Ubuntu è così brutta che trovo meglio una brutta copia...L'unica cosa sgradevole è il cambiamento di icone e applicazioni per simulare il commerciale, Illustrator al posto di InkScape, PhotoShop al posto di Gimp, Word al posto di OpenOffice, io ovviamente ho solo le applicazioni open source.Non ho capito bene se considerano (gli autori) che questa skin è solo una curiosità poco seria oppure che gli utenti di OSX sono tutti dei fichetti, eppure le applicazioni e le icone di InkScape, Gimp e OpenOffice sono disponibili per Mac, sono funzionali e comunemente usate.In ogni caso, per montarla su Ubuntu è veramente questione di un paio di minuti e funziona abbastanza bene Link to post Share on other sites
LeoTM 22 Posted December 28, 2010 Report Share Posted December 28, 2010 Cerchi di rendere meno dolorosa un'ipotetica transizione? ps: il tema di default su ubuntu, ambiance/radiance, è veramente inguardabile. Link to post Share on other sites
faxus 79 Posted December 28, 2010 Author Report Share Posted December 28, 2010 Cerchi di rendere meno dolorosa un'ipotetica transizione? ps: il tema di default su ubuntu, ambiance/radiance, è veramente inguardabile.Hehe...Linux è una vecchia conoscenza che rinnovo di tanto in tanto, avevo a suo tempo usato per un po' YellowDog e poi Gentoo, provando anche Debian.Sono arrivato persino ad altri mondi, come Haiku...Ma poi alla fine ritorno a lavorare sui Mac e sui pc per quel che ho indisponibile, e con gli OS principali.Adesso avevo una postazione dove passo ogni tanto molte ore a lavorare praticamente solo con Inkscape e Gimp, con linux funziona meglio questa cosa e mi sono installato Ubuntu.Ma l'interfaccia di default è veramente ignobile e allora mi ero guardato intorno e l'unica soluzione decente è questa assurda skin.Capita raramente, ma qualche volta è meglio il kitch che un brutto originale... Link to post Share on other sites
LeoTM 22 Posted June 22, 2013 Report Share Posted June 22, 2013 Riportiamo in piedi un vecchio topic.E' ancora in beta, da parecchio tra l'altro, ma esteticamente è la più bella distro che io abbia mai visto. Basata su ubuntu ma ugualmente non ne farei una workstation di produzione...Home | elementary Link to post Share on other sites
flask 10 Posted June 30, 2013 Report Share Posted June 30, 2013 Sul mondo linux, e le personalizzazioni che scimmiottano Ma OS X non mi esprimo... sono anni che ho perso l'entusiasmo di sperimentare os alternativi. Tra l'altro questa cosa non mi disturba più di tanto in quanto è sintomo della ammirazione che provano verso il nostro amato OS. Uso però gimp sul PC in ufficio... e devo dire che per quello che mi serve il suo sporco lavoro lo fa... funziona ma fa letteralmente schifo... mostra tutti i tipici obbrobri, disomogeneità e viscosità di utilizzo tipiche dei software di derivazione (culturale) linux/unix: problemi grossi di focus delle finestre, che non si capisce bene come e perché non sempre si riesce a portarle in primo piano o viceversa... la finestra apri e salva penosamente complessa... la ridondanza di finestrelle che chiedono varie conferme prima di salvare in .jpeg etc. etc. Sono grato a personaggi come Shuttleworth che finalmente l'hanno capita e portano avanti con tenacia la loro idea, ma il grosso problema sono gli utenti *pro* di linux... sono loro che condizionano negativamente una normale evoluzione e auspicabile diffusione di linux. Questi tizi tra l'altro fanno di tutto per boicottare chiunque cerchi di rendere fruibile il loro OS ad una più vasta platea... per me è chiaro, temono di essere spodestati dal loro trono elitario. Son proprio quelli che con la linea di comanda rivoltano le interiore dell'OS che ne impediscono la semplificazione e diffusione... usano i fork per dispetto e per macismo non per una reale necessità tecnica o pratica... con tutto l'inutile caos che ne deriva. Link to post Share on other sites
faxus 79 Posted June 30, 2013 Author Report Share Posted June 30, 2013 ... e devo dire che per quello che mi serve il suo sporco lavoro lo fa... funziona ma fa letteralmente schifo... mostra tutti i tipici obbrobri, disomogeneità e viscosità di utilizzo tipiche dei software di derivazione (culturale) linux/unix... ... Questi tizi tra l'altro fanno di tutto per boicottare chiunque cerchi di rendere fruibile il loro OS ad una più vasta platea... per me è chiaro, temono di essere spodestati dal loro trono elitario. Son proprio quelli che con la linea di comanda rivoltano le interiore dell'OS che ne impediscono la semplificazione e diffusione... usano i fork per dispetto e per macismo non per una reale necessità tecnica o pratica... con tutto l'inutile caos che ne deriva. È un'analisi impeccabile. Molto è stato fatto su Gimp, che da me si fa preferire anche per una migliore qualità di alcuni elementi rispetto a Photoshop, oltre che per la gratuità , ma ci vuole pazienza, appunto, per quelle caratteristiche volutamente e pervicacemente insistite su manie open source. Almeno rispetto al passato c'è il vantaggio di non dover più usare XQuartz/X11. Cosa invece ancora persistente in InkScape, programma ancora migliore e preferibile alle versioni commerciali. La sua comunità italiana è un esempio di talebanesimo militante, il suo sito illeggibile. E ne risente l'uso su OS X, con la conseguenza di dover usare la tastiera Windows/Linux, enormi rallentamenti nel trattamento sospeso delle anteprime, la scarsa documentazione in lingua, i lentissimi aggiornamenti, la scarsissima duttilità nell'uso dei filtri e dei livelli.. Oltre a quanto detto da Flask. Impossibile farsi venire voglia di collaborare, anche volendo. I protocolli costringerebbero a procedure lunghe, lente e laboriose. La maggior parte dell'impegno si riduce a discussioni nel forum dedicato e al confronto con gli integralisti delle linee guida, a discorsi sul sesso degli angeli. Metti caso si voglia, con impegno e lavoro, rendere facile, bella e maneggevole l'interfaccia di un programmino inguardabile esistente, senza neanche intervenire sui contenuti, fornendo la porzione implementabile, non si può. Ti devi iscrivere, discuterne in tempi e modi biblici, confrontarti con quanto detto da Flask, permettere di metterti bastoni fra le ruote, farti insultare perché usi SO diversi da Linux e alla fine ottenere qualcosa che non ha più né la freschezza né l'usabilità che ti eri preposto. Continuo ad usare software "libero" pragmaticamente, purtroppo Link to post Share on other sites
LeoTM 22 Posted July 1, 2013 Report Share Posted July 1, 2013 Sono grato a personaggi come Shuttleworth che finalmente l'hanno capita e portano avanti con tenacia la loro idea, ma il grosso problema sono gli utenti *pro* di linux... sono loro che condizionano negativamente una normale evoluzione e auspicabile diffusione di linux. Ti quoto alla grandissima su entrambi i punti. Shuttleworth e Canonical stanno facendo un lavoro veramente impressionante. Le ultime iterazioni della loro interfaccia (Unity) hanno finalmente prodotto un desktop linux coeso, stabile, funzionale e (finalmente) bello da vedere. Tutto funziona subito o con pochi magheggi ma ancora oggi è meglio sempre informarsi su cosa comprare e valutare compatibilità varie, principalmente per i portatili. Rimane comunque il secondo problema, gli utenti "fanatici". Sono quelli che devono per forza sentirsi obbligati ad evangelizzare sulla presunta superiorità di un OS, di una filosofia o persino di un desktop environment, sono gli stessi che ti guardano come se tu fossi un demente se dici di aver speso 499US$ per un IDE SQL (come Aqua Studio) con argomentazioni "ma perché non usi $sarcatso_che_pacchetto_deb", o perché usi Ultraedit. Sono quei utenti per i quali GUI significa avere due bottoni sparsi a caso per lo schermo e con chissà quali widget, Qt, piuttosto che GTK o a volte persino Motif. Io uso tutto, ogni piattaforma ha i suoi pro e contro, sono solo strumenti. A volte serve un cacciavite, a volte serve un martello, a volte un bisturi. Quando gli utenti capiranno questa cosa potranno finalmente finire le solite diattribe da forum che l'informatica si porta dietro dai tempi della rivalità tra Atari 2600 e Intellivision. Link to post Share on other sites
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