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Giaguaro e’ bello.

“Cari Mac Lovers ben trovati.
Qualche mese fa una nuova lettrice si chiedeva un po’ sorpresa: “non c’è un moderatore in questa lista?”
Credo che Mac Lovers sia una lista automoderata, ed in effetti è un magnifico mondo virtuale dove tutti si vive in armonia, in aiuto reciproco.

Un moderatore in carne ed ossa esisterebbe, ed è il suo fondatore (Mac Lovers nasce all’epoca della crisi Splinder / Amelio / Jobs, ai tempi
in cui stavamo aspettando un sistema operativo chiamato Copland…), nella persona del sottoscritto.

Chi non mi conosce e fosse curioso può leggere qualche cosa su http://bluebottazzi.com

In ogni caso garantisco che c’erano più liti in lista ai tempi dell’attività  del moderatore, che ora.

E’ vero che non sono molto vivo sulle “pagine” della lista (per non parlare di quelle di http://www.maclovers.com e più ancora su MacWorld) ma vi giuro che ogni giorno trovo il tempo di dare con vero piacere una lettura a tutta la posta e capita spesso che archivi qualche prezioso consiglio…

Quello che quasi sempre mi manca è il tempo di partecipare alle discussioni in lista, ma mi capita talvolta di dare una risposta o un
commento ad alta voce… peccato che rimanga fra me e iBook (iBlue) o iMac (iDoc ;-)

Giuro comunque ai nuovi lovers che ai tempi del bisogno, quando Apple navigava in cattive acque, ero un evangelista molto combattivo!

Scrivo questa mail oggi in primis per salutare gli amici e poi per proclamare la mia soddisfazione sulla perfezione di Jaguar e sul fatto che finalmente Apple è arrivata a concludere l’intero rinnovamento promesso a suo tempo da Jobs: abbiamo il migliore dei sistemi operativi
possibili, abbiamo l’hub digitale, abbiamo un hardware splendido (macchine professionali bi-processore e consumer con schermo lcd…), abbiamo tutte le applicazioni più o meno native su X…

Scrivo anche per dire la mia sulle voci di insoddisfazione di chi si lacera le vesti per l’abbandono di System 9.

Sento dire: per lavorare non posso abbandonare OS 9, non posso lasciare quel programma, non posso lasciare quel modo di lavorare a cui sono
abituato.
Vi dirò: sento queste frasi dal 1984, anno in cui ho abbracciato l’informatica personale. Ma le persone che le pronunciavano erano tutti
utenti DOS, che mi spiegavano perché dovevano usare WordStar, o Lotus 123… o il floppy di carta da 5 pollici e altre amenità .

Dall’altra parte della barricata c’eravamo noi di Mac (il computer for the rest of us), che avevamo il coraggio di usare l’interfaccia grafica, MacWrite, MacDraw e poi gli hard disk SCSI e PageMaker.
Avremmo avuto soddisfazioni in anteprima come Word ed Excel (entrambi nati sotto Mac), Photoshop, HyperCard ed infinite altre.

Gli “altri”, quelli del PC e del DOS, seguivano, di lontano, sempre
brontolando, sempre “obbligati” ad usare qualche cosa che non si
accorgevano neppure loro, non era più quello dell’anno prima… “devo
usare Office, devo usare Explorer…”

Gli utenti Apple hanno sempre guardato avanti e hanno sempre sperimentato. Non ci è dispiaciuto lasciare DOS 3.3 per proDOS, e non ci è certo dispiaciuto lasciare quello per il Finder… (sì, una lacrima all’abbandono di Apple II ci è sfuggita).
Ci siamo buttati sull’hard disk ben prima degli amici piccisti, abbiamo lasciato il processore Motorola 680×0 per in PowerPC con entusiamo, abbiamo mollato system 6 per system 7 con grande gioia.

Io sono stato il primo del mio quartiere a montare Mac OS X alpha, anche se era un chiodo e non aveva un programma, né una periferica.

Oggi Mac OS X 1.2 aka Jaguar è Mac OS X reso perfetto. Chi mi segue da anni sa che brontolavo di System 8, e di System 9… l’interfaccia del Macintosh originale del 1984 era perfettamente intuitiva e coerente. Ma tante cose erano cambiate nell’informatica in 15 anni, e stavano li appiccicate ai nuovi system come brutti adesivi.

L’interfaccia di OS X è bellissima, e perfettamente intuitiva. Lo vedo ai corsi: nessuno che non abbia mai avuto un computer ha difficoltà  a prendere confidenza con il mondo di X… Tutto funziona come ti aspetti che faccia.

Oggi in ambulatorio ho collegato iMac con iBook con un breve cavo ethernet neanche cross-over. Dal Finder ho scelto il menu Vai ->
Collegamento al server e mi sono sciolto in un brodo di giuggiole: davanti a me, come per magia, avevo “l’iBook di Blue” e “l’iMac di Doc”… magia di Rendezvous…

Oddio, se vogliamo fare i critici qualche cosa su cui lavorare ancora c’è. Cosa si aspetta a lavorare per rendere comoda ed intuitiva l’interfaccia bizantina del Pannello Font?
Ma sono ormai pochi dettagli restati assieme…

A sì, vi sento, qualcuno dice: “OS X è perfetto per il portatile casalingo, ma io devo usare il Mac per lavoro e non posso permettermi di crearmi problemi, soste ed intoppi”.

Vi risponderò: fino a lunedì mattina in ambulatorio lavoravo con un bellissimo iMac bondi blue classico collegato alla sua bella stampante Stylus 740 altrettanto blu. Ed il software è costituito da Mac OS 9 e un intreccio di FileMaker, AppleWorks e HyperCard (il software più straordinario della storia informatica) tenuti assieme da un po’ di AppleScript.
Inoltre FileMaker mobile ed un palm, per le visite domiciliari.

Lunedì sera ho installato un iMac lcd nuovo fiammante, Jaguar e una Epson bianca.
HyperCard mi è (per ora) indispensabile per la sua eccezionale flessibilità , con cui posso gestire la stampa delle ricette seguendo in tempo reale i busilli della burocrazia. Ho incrociato le dita ed installato FileMaker 5 in ambiente classic, assieme ad HyperCard, mentre AppleWorks è andato sul versante Carbon. HyperCard è come uno di quei fuoristrada costruiti in altri tempi: nessuna manutenzione e continua ad andare. Ed infatti dialoga con FileMaker che è una bellezza, e si è messo a lavorare senza un lamento ad una velocità  sorprendente.

Qualche problema minore nel colloquio AppleScript fra 9 ed X. Comunque, dopo un martedì mattina di lavoro febbrile, martedì pomeriggio i pazienti non hanno subito alcun disagio e l’unica differenza nell’ambulatorio è stato quel “nuovo bellissimo computer”.

Il prossimo passo sarà  di installare FileMaker 6 sul lato carbon (anche se mi innervosisce dover pagare quasi 200 euro per continuare ad usare lo stesso programma, praticamente non migliorato) sperando che continui a farsi capire da HyperCard. Ed infine, con una fitta in fondo al cuore, cercare di creare la stampa ricette con FileMaker stesso ed abbandonare definitivamente Classic.

Comunque, è stato, come sempre, un passaggio del tutto indolore.

Bene, per ora è tutto, anche se ho una gran voglia di parlare di iApplicazioni: iMovie, iTunes, iCal… Per il nuovo OS ho ordinato anche PhotoShop LE 6, CorelDraw 11, e ho installato GoLive 6. Ma di questo parliamo sulla prossima mail, ok?

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