Tra i 14 e i 24 anni, riporta il Corriere della Sera di oggi, la passione per l’informazione è equamente divisa tra online ed edicola. 2,8 ore al giorno per riviste, quotidiani e fumetti, 2,5 ore per articoli e giornali online. Per musica e immagini, sette ore a radio e musica “offline”, 4,1 per radio online e musica da scaricare. 7,5 ore invece per la televisione, ma 2,9 sulla rete.
E’ il Rapporto 2006 dell’Osservatorio AIE (Associazione italiana editori) che verrà presentato tra pochi giorni, il 26 marzo a Milano.
I dati che emergono fanno pensare che l’evoluzione del rapporto tra giovani e tecnologie digitali stia diventando sempre più “normale” e quindi sia in sostanza afffermato il “passaggio del testimone” in maniera sempre più sostanziale tra molti utenti dei mezzi di comunicazione tradizionali e quelli di rete.
E’ insomma un segnale sempre più tangibile dell’onda lunga che nei prossimi anni cambierà radicalmente la faccia del mercato editoriale, con aziende produttrici di contenuti sempre più orientate al bit anziché al foglio di carta.