E’ Open Source ma era proprietaria. E’ stata quasi abbandonata ma è diventata importantissima. E’ l’ultima spiaggia per alcuni ma è il futuro per altri. E’ Ajax, la prossima tecnologia “calda” che grazie a Google Maps sta convincendo sempre più sviluppatori che l’ora della riscossa per il Web è suonata.
Basata su di un progetto di Microsoft, scrive Wired, sviluppato negli anni Novanta e divenuta il cuore di Outlook in versione Web, Ajax è stata in realtà la Cenerentola della rete. In molti l’hanno considerata inadatta oppure frustrante, lenta. Ma le carte migliori è riuscita a giocarle grazie a Google, l’azienda di Mountain View che ha solo prodotti on-line (a parte i server appliance per la ricerca venduti alle aziende e Google Earth).
Si tratta di una tecnologia che sta trasformando il modo con il quale è possibile interagire con il web, soprattutto dal punto di vista della coerenza e costanza dell’interazione. Aggredita dalla “prossima” tecnologia pensata da Microsoft, che risponde al nome di Xaml, capace di funzionare però solo su Pc e con Internet Explorer come browser (per via dell’alto uso di librerie proprietarie del sistema operativo di Redmond), in realtà Ajax sta vivendo adesso il suo momento di gloria.
Oltre a Hotmail, che presto la implementerà , ci sono Google Maps, Yahoo! Mail, America Onlie e varie altre aziende di servizi che la usano. Più complessa e ricca di Java, più completa di Php, potrebbe essere la chiave del futuro. O forse no.