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Grande attesa per l’apertura del Macworld

Oggi si apre il Macworld con i suo stand, le sue novità , le sue figure bizzarre, i suoi concorsi “all’americana”, le sue sorprese, ma soprattutto il suo keynote.

Se, infatti, la fiera di San Francisco come ogni anno catalizza l’attenzione di mezzo mondo informatico (non solo quello Mac) è proprio per merito del discorso introduttivo di Steve Jobs.
Gli orologi di chi attende l’apparizione di colui che con le sue arti mediatiche ha contributo ad “inventare” il personal computer e a trasformare un prodotto di nicchia come i player MP3 in un oggetto d’utilizzo comune, sono puntati alle 18 di oggi, ora italiana.

Da ben prima, però c’è chi sta spulciando i siti di mezzo mondo e le tabelle di marcia di tutti i produttori di componentisitica, interrogandosi per cercare di capire che cosa Jobs caverà  dal cilindro.

Al primo posto dell’hit parade delle voci e delle indiscrezioni, senza ombra di dubbio, c’è il debutto, con largo anticipo sulle stesse previsioni di Apple, dei Mac con processore Intel.

Apple dovrebbe annunciare macchine di fascia consumer, quelle meno problematiche dal punto di vista della compatibilità  con il software preesistente, con chip Yonah. Ad essere interessati dal rinnovo ci sarebbero i Mac mini e gli iBook, ovvero i computer più bisognosi di un refresh sostanziale.
A seconda dei casi e dei modelli dovremmo avere, sempre stando alle voci, chip a doppio singolo nucleo, con un case modificato che, nel caso dell’iBook, dovrebbe essere decisamente rivoluzionato. Il desktop, invece, dovrebbe assumere le forme di un vero e proprio media center, complice, oltre che i chip di Intel, anche la tecnologia Viiv.
Il nuovo Mac mini sarebbe un vero e proprio dispositivo multimediale, capace di registrare “out of the box” programmi TV svolgendo le funzioni di un PVR (compresa la masterizzazione di DVD). Ovviamente il Mac mini, sempre stando alle voci, non potrebbe mancare dell’integrazione con iPod cui verrebbe dedicato un dock integrato.

Un’altra ipotesi molto gettonata e che ha trovato oggettivamente qualche riscontro nell’indisponibilità  (a ridosso delle festività  natalizie) di iPod shuffle da 1 GB, è la nascita di una rinnovata versione del player “d’ingresso” di Apple.
Il modello attuale da 1 GB non è disponibile sul sito di vendita on line dell’Applestore italiano (su quello americano sembra tornato acquistabile dopo qualche giorno di latitanza). Per la precisione, sul sito italiano Apple specifica che sarà  di nuovo disponibile “a partire dalla metà  di gennaio”, come dire dal termine del Macworld …
Secondo qualche sito si tratterebbe di una versione del modello attuale ma con display, ma qualcun altro, forse non infondatamente, pensa che che Apple potrebbe semplicemente lanciare un iPod nano con 1 GB di memoria da affiancare ai modelli da 2 e 4 GB. Macity ritiene anche non del tutto improbabile che Apple possa anche lanciare un modello da 6 GB, battendo sul tempo la concorrenza che ha annunciato player flash di questo tipo per la primavera e l’inizio dell’estate.

Una terza anticipazione è quella di un servizio di per la distribuzione di filmati e film on line basata su .Mac.
In pratica, sostengono alcune fonti, Apple darebbe accesso all’acquisto di film e filmati che però non verrebbero scaricati sull’HD ma risiederebbero on line, sul sito di Apple.
Per godere della visione basterebbe (si fa per dire…) avere una connessione veloce abbastanza per lo streaming on line. La voce che ha trovato credito presso diversi siti, anche prestigiosi, a prima vista appare piuttosto improbabile per il semplice fatto che un simile assetto va contro alle politiche di Jobs, che ha sempre sostenuto che i clienti vogliono “possedere” e non affittare il diritto d’accesso ai contenuti digitali, ma soprattutto perché appare una soluzione estremamente non “ergonomica”. Per usare questo sistema si deve disporre, oltre che di una connessione veloce, anche di una connessione permanente ad Internet, connessione che, per giunta, è indispensabile per vedere il film “acquistato”. Per non parlare del fatto che al momento, visto che i computer da salotto non sono così diffusi, si dovrebbe operare stando seduti davanti ad una scrivania, ovvero al luogo dove si trova fisicamente il computer e la connessione ad Internet.

Molto più probabile sembra essere la quarta indiscrezione, quella di un aggiornamento dei servizi .Mac per l’ampliamento della banda disponibile o l’incremento dello spazio su disco o, magari, l’introduzione di nuovi servizi. La stessa Apple conferma, più o meno direttamente, che su .Mac qualche cosa accadrà  domani, presentando l’avvertenza di una cessazione del servizio da due ore prima della fine del keynote ad due ore dopo la sua conclusione.

L’aggiornamento di .Mac potrebbe essere connesso al rilascio di una nuova applicazione denominata iWeb di cui si è avuta notizia per uno scivolone di Apple. Un prodotto, fino ad oggi sconosciuto, con questo nome è apparso (per sparire poco dopo) sulle pagine del sito di Apple nella sezione del supporto a Garageband. Molti siti hanno supposto che si possa trattare, come reso evidente dal nome, di un pacchetto per la creazione di contenuti web, ma di che cosa si tratti di preciso nessuno lo può dire con certezza.
Conoscendo Apple sembra difficile che possa essere un semplice web editor; più probabile che possa essere un pacchetto per la “presenza” Web in senso lato, ovvero per la produzione facile di pagine in HTML ma anche per la pubblicazione di Podcast, grazie all’integrazione con Garageband, e di blog. Apple potrebbe usare come infrastruttura di questa nuova applicazione, che sarebbe parte di una rinnovata versione di iLife, .Mac (magari con templates, animazioni, contenuti multimediali, ampiezza di banda adeguata), anche senza rendere obbligatorio il suo uso.

Per scoprire che cosa di tutto questo sarà  realmente nel keynote non resta che attendere, ben sapendo che in ogni caso, trattandosi di Jobs e di Apple, tutto è possibile…

Noi saremo, in ogni caso, qui a raccontarvelo in diretta da San Francisco a partire dalle 18 a partire da questa pagina

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