Che cosa c’entrano Hitachi, uno dei maggiori produttori del mondo in campo elettronico, e Tokai, probabilmente il principale protagonista del mercato giapponese degli accendini? Molto se di mezzo c’è l’obbiettivo di lanciare un business che potrebbe dare gradi profitti a tutte e due le realtà commerciali studiando una partnership che fonda i rispettivi know how.
Il business in oggetto è quello delle batterie a celle di combustibile di cui si sta parlando molto in questi ultimi mesi e che proprio grazie alla creazione di una joint venture tra Hitachi e Tokai potrebbero diventare una realtà entro il 2005.
Le batterie a celle di combustibile, che producono energia per una reazione chimica utilizzando metanolo o idrogeno, sono considerate uno dei prodotti più rilevanti per lo sviluppo dei sistemi portatili. Consentono infatti di produrre una grande quantità di corrente elettrica e sono ricaricabili senza la necessità di collegarle alla rete ma semplicemente riempiendo il serbatoio con una ricarica, così come si fa con gli accendini, da cui ne deriva la rilevanza della partnership di Hitachi con Tokai.
Le due società , proprio grazie al rispettivo know how, hanno fatto sapere di essere riuscite a superare uno dei principali ostacoli che si frappongono al rilascio di batterie a metanolo, le dimensioni del serbatoio. Grazie allo studio di una miscela particolarmente ricca di metanolo (20 parti per 100 di acqua) è stato possibile miniaturizzare la componente rendendola pari ad una batteria AA. I 50 centimetri cubi di miscela sarebbero sufficienti ad alimentare un PDA per sei/otto ore. Prima del rilascio vero e proprio Hitachi e Tokai pensano di incrementare la concentrazione al 30% così aumentare ulteriormente la durata della batteria.
Come noto Hitachi non è l’unica azienda elettronica che sta cercando una strada per implementare batterie a celle di combustibile. NEC ha orientato la ricerca in questo campo anche se pensa essenzialmente al mondo dei laptop, Toshiba ha già presentato un prototipo in grado di ricaricare le batterie di un cellulare.
Il rilascio di sistemi a celle di combustibile, inizialmente indirizzati a mercati di nicchia, potrebbe giungere nel 2005, con una commercializzazione capillare di 200 milioni di pezzi l’anno entro il 2001.
