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Caro libri? La soluzione è l’ebook, ma le scuole non lo scelgono

Le scuole stanno per riaprire e, mentre il ministro Giannini annuncia la rivoluzione in cattedra, le famiglie affrontano il problema del caro libri. La soluzione indicata dal ministero per risparmiare è l’ebook, ma oggi sono poche le scuole che optano per questo testo e allora gli studenti si mettono alla ricerca dell’usato sui social network o di offerte su Amazon.

Che l’ebook sia una soluzione adatta a risparmiare lo dice il Ministero: secondo il decreto ministeriale in vigore (D.M. n. 781 del 27/09/2013) l’uso di tutti i testi in formato misto, quindi disponibili sia in formato cartaceo che digitale, assicura un risparmio che consentirebbe alle scuole di stare all’interno del tetto massimo di spesa indicato dal Ministero. Utilizzando in parte libri cartacei e in parte ebook, i testi degli studenti sarebbero una spesa inferiore del 10% sul totale. Se la classe adottasse tutti i testi esclusivamente in formato digitale il risparmio arriverebbe al 30%, ma questa scelta per ora può essere fatta da una minoranza di scuole in Italia, quelle che hanno scelto per una didattica digitale con iPad o altri tablet.

L’ebook per ora non sembrerebbe una strada percorribile in maniera realistica. Il Ministero per l’istruzione ha indicato il tetto masimo di spesa per ogni classe e istituto, sono moltissime le scuole che lo superano e pochissime quelle che ascoltano un’altra direttiva del Miur: scegliere là dove si può il testo digitale – più economico del tradizionale libro stampato – da scaricare da Internet. Questo problema che riguarda direttamente il portafoglio delle famiglie è strettamente legato, dunque, alla scelta della tipologia di libri di testo tradizionale. Un problema che a sua volta dipende (almeno in parte) dalla mancanza di tablet e computer per utilizzare comodamente il testo digitale anche nelle ore di lezione.

Ha registrato il caro libri in questi mesi estivi l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori: nel mirino ci sono da una parte i libri e dall’altra il corredo scolastico. Una famiglia spenderà per uno studente di prima media circa 484 euro, per uno studente di prima liceo con una cartella piena di libri e dizionari la spesa media sarà di 799 euro, e a queste cifre si aggiungeranno quelle per il corredo scolastico l’1,4% in più rispetto allo scorso anno, la spesa media per quaderni, cartelle, penne e album da disegno passerà da 499,50 euro del 2013 ai 506,50 euro di quest’anno. Insomma, lo zaino pieno a scuola quest’anno supererà abbondantemente i mille euro.

Per affrontare il problema del caro libri, gli studenti si sono rimboccati le maniche e hanno scelto ancora una volta il digitale. Oltre ai tradizionali mercatini dell’usato e al prestito dei libri tra amici e conoscenti, visto che non in tutte le scuole l’ebook può essere scelto per ora, i ragazzi optano per l’acquisto dei libri online (Amazon propone sconti fino al 15 per cento per libri di testo scolastici) e per il social: i gruppi di Facebook per scambiarsi testi e appunti spopolano non più soltanto tra gli universitari, ma anche tra i giovanissimi delle scuole superiori. Con l’approvazione di mamma e papà.

 

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