Sulla testa di Apple piove una nuova causa per un problema vecchio: i graffi facili per l’iPod nano.
A presentare le sue rimostranze in tribunale è stata una donna della Louisiana, Emily Mayo che ha aperto una class action (un procedimento a cui si possono unire anche altri clienti Apple che lamentano lo stesso problema) con la quale afferma che il player ha un difetto di produzione noto a Cupertino che ne limita la vita operativa.
Come altri prima di lei la Mayo fa riferimento al fatto che la superficie decisamente prona ai graffi, del nano di fatto rende lo schermo illeggibile e, quindi, inutilizzabile.
La class action della Louisiana è la sesta e si aggiunge ad altre lanciate in California, New York e New Jersey. Apple, che nega l’eccessiva delicatezza della superficie del nano sostenendo che si tratta solo di normale usura, ha chiesto di consolidare tutti i procedimenti presso la corte distrettuale del nord California, dove è basata la società .