Apple fatica a venire a capo dell’intrico di leggi e normative che segnano il mercato europeo della musica. Ad ammettere che la soluzione delle problematiche burocratiche che al momento impediscono l’estensione anche al vecchio continente dei servizi di iTunes Music Store, è ancora piuttosto distante è stata la stessa Apple, intervenuta al MidemNet, il meeting annuale della musica che si tiene a Cannes.
Nel corso dell’incontro Eddy Cue, responsabile delle applicazioni e dei servizi Internet per Apple, ha detto che Cupertino sta lavorando intensamente ma che le difficoltà sono molte. In prima fila ci sono i problemi determinati dalle differenti legislazioni di ciascun paese e dagli enti interessati, ciascuno dei quali ha modalità differenti per raccogliere i diritti provenienti dalla vendita della musica. Sciogliere questo intrico non è un’operazione semplice e probabilmente, come abbiamo più volte accennato su Macity, l’unica soluzione per Apple potrebbe essere quella di procedere per gradi, aprendo trattative separate per ciascun paese.
Ma Cupertino, ammette Cue, è di fronte anche ad un’altra difficoltà determinata dalle case discografiche stesse che operano in ciascuno stato europeo con politiche differenti così che una canzone o un CD disponibile, ad esempio, in Inghilterra non lo è o magari non lo è nello stesso momento, in Germania o in Italia. Aprire uno store europeo significherebbe superare questa logica e abbattere alcuni vantaggi che da essa derivano.
Cue ammette apertamente che Apple sta lavorando per ‘educare’ le case discografiche ‘Una delle cose su cui stiamo operando ‘ dice nel corso di un’intervista rilasciata
Offerte Apple e Tecnologia
Le offerte dell'ultimo minuto le trovi nel nostro canale Telegram