I manager di Apple continuano a vendere azioni

0,29%. A tanto ammontano percentualmente le azioni di Apple finite sul mercato nel corso delle ultime due settimane per iniziativa dei manager della società .
In rapida successione la SEC, obbligata a registrare le vendite da una stretta normativa volta ad impedire il fenomeno dell’insider trading, ha reso noto che Anderson (responsabile delle operazioni finanziarie) Nancy Heiden, consigliere generale, Sina Tamaddon, vice presidente per il settore applicazioni, e Timothy Cook, responsabile delle vendite mondiali, hanno immesso sul mercato alcune delle azioni in loro possesso.
A vendere il maggior numero di azioni è stato Timothy Cook che in quattro volte ha venduto 342.500 azioni per un valore di circa 10 milioni di euro. Anderson ha venduto (in due lotti) 259.000 azioni per circa 7 milioni di euro mentre Tamaddon ha venduto 250.000 azioni. Heiden ha rinunciato, in due volte, a 200.000 azioni per un valore di circa 5,5 milioni di euro.
Complessivamente si tratta di un milione di azioni che rappresentano, appunto, lo 0,29 del 366 milioni di azioni di Apple.
I movimenti sul mercato azionario da parte dei manager impegnati a monetizzare le azioni che ricevono come parte integrante del loro stipendio, sono seguite sempre con molto interesse dagli azionisti e dagli analisti. Infatti si ritiene che, casi eccezionali a parte, questi movimenti coincidano con momenti di “picco” del corso in questione, nel nostro caso Apple, dando per presupposto che chi opera dall’interno delle società  sappia quando è meglio vendere e quando è meglio tenersi strette le proprie azioni in vista di futuri rialzi.
Ricordiamo che Apple nel corso delle ultime settimane per più volte è stata contrattata molto vicina ai massimi dal settembre del 2000 quando si verificò il noto crollo che dimezzò nel corso di una giornata il valore di AAPL.