I portatili consumano le batterie. E queste, si sa, tendono a perdere di capacità ed efficienza con l’andare del tempo e il succedersi dei cicli di carica e scarica. Le batterie all’interno dei portatili di Apple sono basate sugli ioni di litio e quindi non più suscettibili al famigerato “effetto memoria” che caratterizzava ad esempio in primi telefonini basati su batterie al nichel cadmio.
Possono esserci, oltre al naturale decadimento degli elementi della batteria, anche dei problemi di “fantasmi” registrati dalla parte elettronica che sovrintende alla gestione della carica e scarica della batteria (sapevate, ad esempio, che spesso la batteria segnala il tutto carico con il 95-99% dell’effettiva capacità proprio per non stressare eccessivamente la carica delle componenti?), ma in realtà le batterie tendono ad essere abbastanza efficienti.
Quello che può servire all’utente, però, è uno strumento (che il sistema operativo non possiede) per monitorare in modo statistico e sistematico il funzionamento della batteria e registrarne le medie. Per questo iBatt di Rayner Software, uno shareware da 15 dollari che si chiude dopo i primi dieci minuti di utilizzo se non è stato registrato, consente di effettuare una serie di statistiche e analisi non solo della propria batteria ma anche in comparazione con quelle di altri utenti.
Infatti, a differenza della pletora di utility di questo genere che affollano le collezioni di shareware, iBatt consente di sottoporre le performance della propria batteria a un database gestito dai produttori (la garanzia è che vengano inviati solo dati concernenti il modello di portatile e le statistiche della batteria) oltre a poterne scaricare di sempre aggiornati.
Si tratta di una funzionalità interessante, perché la performance della batteria è in realtà abbastanza soggettiva. Un amperaggio ora residuo basso può essere più che sufficiente per un utente e non per un altro, e scoprire che in media i modelli di portatile analogo al nostro danno risultati simili (o dissimili) può non solo tranquillizzare, ma anche permettere di attivarsi per risolvere eventuali problemi o mutare le strategie di carica/scarica nel caso il dato sua particolarmente difforme.