Il cubo, i G4 biprocessore, i nuovi iMac e poi, forse all’Apple Expo di Parigi, il nuovi iBook. Apple nel giro di un paio di mesi potrebbe avere rinnovato interamente la gamma dei suoi prodotti. Quello che però, forse neppure con l’iBook francese, resta quasi immutato da ormai un anno è l’hardware. Le modifiche in questo settore sono minime nelle macchine di fascia bassa (speed bump per iMac, qualche MHz in più per iBook lo scorso febbraio…) e nulle nell’ambito dei G4. Qui lo stallo assume contorni preoccupanti. Le attuali configurazioni dei processori sono le stesse dalla fine dello scorso agosto con in mezzo il poco piacevole episodio, addirittura, di un downgrading. La colpa sappiamo tutti di chi è. Motorola nel giro di 12 mesi non è riuscita a far fare un solo passo avanti al processore Max! (nome in codice dell’attuale G4). Secondo alcune fonti dalle catene di produzione solo saltuariamente, nonostante i processi di affinamento degli ultimi mesi, escono chip in grado di essere affidabilmente portati a velocità superiori ai 500/550 MHz, una situazione deprecabile per Apple ma anche prevista fin dallo scorso inverno quando alcune voci attendibili sussurrarono che la società delle alette aveva ormai rinunciato ad implementare ulteriormente l’attuale architettura puntando le sue risorse di ricerca sul G4+, un’evoluzione radicale dell’attuale processore che secondo gli esperti del settore doveva consentire alle macchine di Apple di superare il GHz entro l’inizio del 2001. Ma anche qui i ritardi si sono sommati e dalla primavera si è passati all’estate e dall’estate all’inverno.
Ora, però, diciamolo con cautela, il momento buono pare sia arrivato. Scorrendo i seminari previsti per la conferenza del forum dei microprocessori, il più importante appuntamento del settore de prossimo autunno, scopriamo che Motorola ha in programma di rivelare “la sua ultima generazione dei processori G4”. Visto che la conferenza è in calendario a partire dal 9 ottobre potrebbe essere legittimo attendersi l’adozione dei nuovi G4 in macchine rilasciate prima della fine dell’anno o contestualmente al lancio di MacOs X che dovrebbe avvenire il prossimo gennaio a San Francisco. Va però anche precisato che il debutto di G4 in macchine Apple avvenne prima della sua presentazione ufficiale da parte di Motorola e che quindi, almeno sulla carta, non è da escludere la presentazione di PowerMac con il G4+ in tempi anche più brevi. In questo caso però l’ipotesi ci appare difficile visto che i biprocessore vengono rilasciati in questi giorni e la loro vita operativa dovrebbe essere, per ragioni di mercato, di almeno quattro o cinque mesi.
Ma al di là dell’incremento di velocità (G4+ dovrebbe debuttare a 700/800 MHz) una delle caratteristiche più interessanti dei nuovi processori di Motorola sarà la sua architettura che, pur essendo costruita sulle basi dell’attuale G4, adotterà per la prima volta la tecnologia SOI. L’uso di SOI (silicon on insulator, un sistema avanzato di isolamento che consente minor dispersione e quindi prestazioni più elevate a consumo più basso), è una delle novità che in pochi si attendevano da G4+. E’ infatti noto che IBM, leader nell’innovazione, è sul punto di rilasciare chip con queste caratteristiche, ma in molti credevano che per un processore di Motorola con SOI si sarebbe dovuto attendere la fine del 2001.
Se, dunque, effettivamente Motorola manterrà questa volta le promesse entro sei mesi il gap con il mondo PC sotto il profilo dei processori sarà colmato. Non solo avremo chip con velocità molto prossime, anche sotto il punto di vista nominale, a quelli degli utenti Win, ma avremo a disposizione anche macchine che grazie a SOI avranno la possibilità di andare più veloci consumando e scaldando meno. Questo significherà altra innovazione nel design e nelle funzionalità .
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Il G4+ in autunno
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