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Il giorno del giudizio

Oggi é il giorno del giudizio per Apple. Dopo tre settimane dominate dall’annuncio che la crescita nel fatturato sarebbe stata più bassa del previsto finalmente questa sera avremo a disposizione i dati e i numeri del trimestre fiscale: cifre, percentuali, fatturato diranno chiaramente e al di là  ogni illazione quale realmente é lo stato di salute di Cupertino.
Al momento, dopo l’affannosa e anche per alcuni versi irrazionale corsa alla svendita di AAPL, ha cominciato a diffondersi un moderato ottimismo sulla consistenza del calo dei profitti e del fatturato. Secondo molte fonti i responsabili delle operazioni finanziarie potrebbero avere anche esagerato in prudenza quando hanno stimato in 30 cents per azione l’utile di Apple. In questo modo ad un tonfo molto pesante potrebbe fare seguito una crescita piuttosto rapida dei corsi una volta che gli analisti avranno preso coscienza che il rallentamento non ha le proporzioni annunciate. In aggiunta a ciò Apple potrebbe collocare le proprie aspettative per i prossimi trimestri tanto in basso da essere in grado di batterli facilmente e con questo suscitare nuovi apprezzamenti da parte degli analisti e ulteriori crescite dei corsi azionari.
Ma al di là  della ripresa del titolo che, siamo pronti a scommettere, tra oggi e domani ci sarà , e al di là  del fatto che quasi certamente il calo di vendite possa essere meno pesante del preventivato è altrettanto certo che ai responsabili della società  della Mela questa sera non basterà  sciorinare il solito asettico rosario di numeri. Buona parte degli analisti sono infatti convinti che, comunque vada questo trimestre e quali che siano le premesse per il prossimo, Apple non possa fare a meno di imprimere una svolta alle proprie strategie di mercato.
Chi segue da vicino le sorti della società  non ha dubbi sul fatto che iMac, un vero miracolo di marketing e di design la cui filosofia e il cui impatto hanno superato gli stretti confini del settore informatico, abbia esaurito la sua spinta. “Apple – afferma Charles Smulders di Dataquest – deve trovare modo di replicare la magia di iMac. Il Cubo non può essere il suo sostituto. Si tratta di un prodotto di nicchia. Quello che é necessario è qualche cosa di nuovo o un upgrade radicale. iMac è un prodotto relativamente anziano e aggiungere qualche nuovo colore non basta”.
Tutto questo Jobs lo sa bene e siamo certi che in qualche angolo di One Infinite Loop si sta proprio lavorando a qualche cosa di altrettanto entusiasmante. Potrebbe essere un “navigatore per Internet” auspicato da qualcuno, come l’analista di Merril Lynch Steve Fortuna, oppure una macchina completamente diversa da tutto quello che potremmo attenderci ma ci pare impossibile che questa sera, nel contesto di un evento eminentemente rivolto a specialisti della finanza e agli investitori, Apple possa presentare nuovi prodotti. La conferenza per i risultati finanziari non è il luogo adatto e non ci sono all’orizzonte segnali di un simile annuncio.
Quello che però Apple potrebbe decidere di fare è il tracciare la strategia di mercato per i prossimi mesi, preannunziando alleanze, sinergie e progetti di espansione e magari anche la catena di negozi in franchising che qualcuno si aspetta possa debuttare da un momento all’altro. Questo basterebbe a dare ad AAPL basi più solide per un rilancio? Difficile da dire. Ma se tutto questo fosse spiegato da chi in passato é stato il padre di altri miracoli della Mela certo potrebbe funzionare. Per questo Apple si é lasciata le mani libere non annunciando chi presenterà  i risultati fiscali questa sera? Per questo qualcuno comincia a sospettare che accanto a Fred Anderson ci possa essere Steve Jobs?

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