Entro la settimana il formato HD-DVD sarà una realtà . Il DVD Forum che si occupa degli standard alla base del supporto multimediale, è riunito a Seattle proprio con lo scopo di formalizzare l’adozione del sistema che aumenterà fino a 30 GB la capienza dei dischi DVD.
HD-DVD rappresenta una svolta tecnologica rispetto al tradizionale DVD. Supporti delle stesse dimensioni dei normali dischi ottici vengono scritti mediante un raggio blu che avendo una lunghezza d’onda più breve di quella del raggio rosso oggi utilizzato nei DVD e di CD é in grado di realizzare spot più piccoli e dunque di creare dischi a capienza maggiore.
L’apporvazione da parte del DVD Forum delle specifiche 1.0 dell’HD-DVD fa seguito all’accettazione delle specifiche preliminari (le 0.9) avvenuta lo scorso autunno e rappresenterà il via ufficiale per la produzione di lettori e masterizzatori, oltre che di media compatibili con lo standard. Nec, che nel corso dell’ultimo anno è già riuscita anche a produrre le componenti necessarie a rilasciare dispositivi in grado di leggere sia i tradizionali CD e DVD come gli HD-DVD, pensa che il debutto commerciale avverrà entro un anno.
Secondo quanto si apprende i CODEC obbligatori per lo standard HD-DVD saranno tre: MPEG-2, MPEG-4 e Windows Media 9.
Nel momento in cui i primi prodotti HD-DVD saranno sul mercato si scontreranno con il Blu-ray promosso da Sony e da un potente gruppo di società di cui fanno parte, tra gli altri, Dell, Hewlett-Packard, Hitachi, LG, Panasonic, Mitsubishi, Philips, Pioneer, Samsung, Sharp, TDK e Thomson Multimedia. Il formato concorrente si prefigge lo stesso traguardo, incrementare la capacità dei DVD, e pensa di sconfiggere HD-DVD sulla capienza (fino a 50 GB) e anticipandolo sul mercato (masterizzatori Blu-ray sono già in commercio).
Da parte sua HD-DVD punterà sul non indifferente vantaggio di non richiedere modifiche radicali alle line di produzione dei supporti DVD. Al contrario Blu-ray presenta la necessità di produrre dischi sostanzialmente differenti rispetto agli attuali DVD, il che si traduce in costi aggiuntivi che le case di produzione cinematografiche sono molte restie ad affrontare.