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Il Wi-Fi nelle città , dalle cabine telefoniche

E’ partito tutto da Manhattan, New York City, in assoluto il mercato più appetibile per qualunque operatore telecom, ma prossimamente si diffonderà  anche altrove: il segnale internet wireless distribuito dai telefoni pubblici come tanti hot spot.

Verizon Communications ha unito uno dei prodotti più antichi con uno di quelli più modermi, la cabina telefonica e il Wi-Fi, l’azienda di telecomunicazioni offre servizi in 29 degli stati USA e gestisce circa 300.000 telefoni pubblici.

Tutti gli abbonati broadband di Verizon Online che sfruttano da casa la connessione veloce possono senza alcun costo aggiuntivo collegarsi, con un palmare o un laptop, al web anche per le strade cittadine, nelle aree irradiate da Verizon Wi-Fi, ovvero quelle comprese tra la Battery Park e la Columbia University, da sud a nord.

Già  ora ben 150 telefoni pubblici newyorkesi, dell’azienda nata qualche anno fa dalla fusione tra GTE e Bell Atlantic, fungerebbero da hot spot con copertuta, classica, di circa 100 mt. di raggio, attorno ad essa. Entro la fine dell’anno saranno riconvertite circa 1.000 cabine telefoniche a New York City per poi estendere il servizio anche in tante altre città , Boston, Washington e Seattle prime della lista.

Sono però ancora cauti alla Verizon: “sonderemo l’interesse che susciterà  questa iniziativa, presso i nostri clienti e presso coloro che lo diventeranno proprio grazie a questo vantaggio”, è stata la dichiarazione di Bruce Gordon.

Si tratta di un plus interessante, soprattutto se confrontato ai servizi a pagamento (a volte piuttosto salati) messi a disposizione in aeroporti, alberghi, caffetterie, librerie, etc.

Dalla Verizon arrivano smentite che esistano piani per vendere la connessione Wi-Fi anche a chi non è cliente DSL di Verizon Online (che si poggia a MSN); attualmente se ne contano circa un milione e mezzo.

Il “mezzo” della cabina telefonica sembra veramente riacquistare una nuova linfa vitale, per un oggetto che, negli ultimi anni, grazie alla diffusione dei telefoni cellulari, era diventato un inutile ingombro sui marciapiedi. Allo stesso tempo per le telecom che le gestiscono si tratta di un upgrade molto poco costoso quello della dotazione di punto d’accesso Wi-Fi: la struttura è già  presente, i cavi in rame già  hanno i loro percorsi sotterranei e la compatibilità  con DSL è assicurata, alla municipalità  non si dovranno ulteriori tasse d’occupazione.

Sembra piuttosto esosa la cifra di 5.000 dollari che alla Verizon dichiarano di dover spendere per la conversione delle cabine per creare gli hot spot.

Una curiosità : la sede newyorkese di Verizon si affaccia su Bryant Park, uno delle prime aree dotate di hot spot pubblici completamente gratuiti e aperti a chiunque, e MacityNet lo aveva provato con un servizio del luglio scorso.

In Canada, la Bell Canada assieme ad inCode Telecom di San Diego, sta cominciando ad attrezzare alcuni telefoni pubblici con connessioni Wi-Fi, ha chiamato il sistema AccessZone, ora funziona nelle seguenti città : Toronto (stazione dei treni VIA e Union Station, aeroporto, Mount Sinai Hospital, Holiday Inn on King, Air Canada Centre, Royal Bank Plaza), Kingston (Confederation Park and Marina , St. Lawrence College , Kingston Frontenac Public Library), Brockville (Waterfront Park), Ottawa (aeroporto), Montreal (sede Bell, stazione dei treni VIA e aeroporto), Winnipeg (aeroporto), Calgary (aeroporto), Vancouver (aeroporto).

In Europa invece è interessante notare, oltre alla già  nota vicenda di Londra, la copertura da record a Parigi: Siemens ICM – Information and Communication Mobile ha costruito il più grande hotspot francese, al Palais des Congrès de Paris.

63 punti d’accesso capaci di irradiare l’intero palazzo da 18.550 metri quadrati e le zone all’aperto come i giardini, la hall e l’area dei negozi che è di altri 15.200 metri quadrati.

Il pagamento del servizio avviene attraverso carte prepagate vendute sul posto.

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