Installare Windows sui Mac con processore Intel: giusto o sbagliato? Questa volta non ci occupiamo dei motivi e conseguenti pro e contro, ma ci limitiamo a segnalare i risultati di un temerario che si è effettivamente cimentato, ottenendo (a sua detta) un completo successo.
Forse lo stimolo giusto è stato il ricco premio monetario, offerto a colui il quale fosse riuscito nell’impresa (premio, di cui al momento non si può verificare se sia stato assegnato o meno per irraggiungibilità del sito web). O forse la spinta è stata un’effettiva necessità di avere un unico computer sulla scrivania e l’utilizzo parallelo di due sistemi operativi.
Il racconto di questo smanettone, però, ha obiettivamente alcuni punti oscuri: nella sua descrizione parla di un MacBook (mentre tutti sanno che essi non saranno effettivamente disponibili che tra un paio di settimane), inoltre si necessita del DVD di installazione di Windows Vista (per le note questioni di compatibilità con il nuovo sistema EFI), il che taglia le gambe a chiunque non sia uno sviluppatore autorizzato di Microsoft.
Inoltre, leggendo le righe di quanto scritto, sembra si stia discutendo di problemi teorici e non di una soluzione realmente testata.
In ogni caso, il “Guru” dell’hacking mette anche a disposizione, sul suo blog, i file essenziali per compiere l’innesto: dopodiché, senza scendere nei particolari, fa riferimento ad un software per Windows capace di creare e manipolare copie di backup. Un altro passo essenziale è la “clonazione” di una installazione di Windows XP perfettamente integra e non alterata da elementi di terze parti già presente su un normale PC.
Pur rimanendo scettici, riportiamo per dovere di cronaca, che altre sottosezioni di tale blog descrivono persino delle operazioni alternative hardware da eseguire sul MacIntel, procurandosi dei chip BIOS-EFI vuoti e ricopiando le EPROM partendo da modelli di chipset più vecchi.
Sia che si tratti di un burlone in cerca di notorietà oppure della prima soluzione “sporca”, ma efficace, solo il tempo lo saprà dire. Intanto continuiamo a ribadire di utilizzare la massima cautela nella sperimentazione di soluzioni non ufficiali: il rischio di danneggiare irrimediabilmente il proprio Macintosh è sempre presente.