Intel: dimostra processore da 1.5 GHz

“Stiamo entrando ora nella fase finale per la produzione in serie – ha detto il vicepresidente di Intel Albert Yu – alla fine dell’estate dovrebbero già  essere disponibili processori Pentium III in volumi sufficienti per macchine desktop di fascia alta e server di fascia bassa”. Willamette, basato su una tecnologia diversa, dovrebbe invece arrivare più tardi. La produzione in volumi significativi per il mercato consumer non si vedrà  che nella prima parte del 2001.
I responsabili di Intel hanno poi illustrato la “mappa” dei rilasci nel corso dell’anno. Entro la prima metà  del 2000 Pentium e Xeon arriveranno a 900 MHz; Celeron toccherà  i 600 MHz nella prima metà  e i 700 MHz nella seconda metà  dell’anno. Sempre la seconda metà  dell’anno vedrà  l’introduzione di Timna, una versione di Celeron con un processore grafico integrato destinato a macchine supereconomiche. L’uso di memorie Rambus, uno standard proprietario di Intel guardato con sospetto da parte dell’industria IT, che dovrebbe incrementare le prestazioni dei chip non dovrebbe essere adottato che entro il 2001.
Nelle scorse settimane molti osservatori neutrali hanno cominciato ad ipotizzare che la corsa alla massima velocità  potrebbe non portare i benefici che tutti si attendono. AMD e Intel, i due massimi concorrenti nella piattaforma PC, infatti, nel tentativo di inseguirsi l’un l’altro in una spericolata sfida di immagine e di mercato, presentano e annunciato processori che sembrano sempre più prototipi che prodotti finiti. Il risultato è che dalle fanfare suonate su qualche palco per il pubblico di addetti ai lavori al reale impiego nei computer e, soprattutto, alla distribuzione in quantità  congrue sul mercato passano settimane se non mesi. E’ il caso dei Pentium III della classe “over” 750 MHz la cui penuria ha colpito duramente le vendite invernali dei produttori che avevano scelto di adottarli, è il caso del Pentium da 800 MHz, presentato settimane fa ma non ancora visto in alcuna macchina commerciale. Una situazione che ha cominciato ad aggravarsi quando AMD ha lanciato (e reso realmente disponibili) sul mercato Athlon, un processore che per la sua architettura é meno costoso e più facile da portare a velocità  di clock elevate.