Intel dismetterà il supporto FireWire dai suoi prossimi chipset. L’annuncio, un po’ a sorpresa dopo le dichiarazioni se non di amore certo di stima per lo standard rilasciate dalla società di Santa Clara qualche mese fa, arriva in un articolo pubblicato oggi da Infosatellite.
A “scaricare” IEEE 1394 sarebbe un responsabile di Intel per l’Europa, Alastair McKeeman. Secondo McKeeman FireWire sarebbe troppo costoso da implementare e supportare in un PC per la casa predicendo, come è già accaduto in passato, che IEEE 1394 avrebbe un futuro solo in alcune nicchie del settore informatico, come quello del video digitale. In questa ottica, secondo McKeeman, Intel crede che non sia più conveniente spendere energie in questo ambito e che in prospettiva solo Apple continuerà a credere e profondere ricerca e denaro nello sviluppo di FireWire.
Inutile dire che per Intel lo standard del futuro sarebbe USB 2, un sistema pensato e spinto con decisione proprio da Intel e che, sempre secondo Intel, sarebbe destinato a dominare la piattaforma PC.
Ma al di là delle dichiarazioni preoccupa, in prospettiva, l’ipotesi che i chipset di Intel non supporteranno più FireWire. Questo potrebbe costringere molti produttori di PC a costi aggiuntivi per aggiungere porte IEEE 1394 alle schede madri e quindi rallentarne la diffusione.
Al momento, però, secondo la maggior parte degli analisti FireWire pare più che ben posizionato per mantenere la leadership che ha conquistato nel corso degli ultimi mesi. La prova sarebbe nel supporto offerto da Microsoft (paradossalmente assai più tiepida su USB 2) al punto da Certo che, alla vigilia dell’sponsorizzare le conferenze degli sviluppatori FireWire e dal rilasciare dichiarazioni entusiaste sullo standard spingendo gli sviluppatori verso di esso. In aggiunta a ciò va detto che la stragrande maggioranza dei produttori di telecamere e di molti dispositivi video, macchine fotografiche digitali comprese, supporta FireWire.
Ricordiamo che in passato Intel aveva anche partecipato a diverse conferenze FireWire lasciando intendere di avere accettato, anche se a malincuore, la dominanza dello standard.
