L’uscita di Zune pare davvero aver influito pochissimo sulla quota di mercato degli iPod. Dopo un inizio accettabile, con l’avvicinarsi al Natale il numero di Zune venduti ha avuto un trend sempre più calante.
Il lettore mp3 di Redmond aveva esordito nel mese di novembre accaparrandosi nella prima settimana di esordio il 9% della quota di mp3 venduti, sufficiente per occupare la seconda piazza, ma ben lontano dalle vette di vendita raggiunte da Apple.
Secondo le stime di NPD Group, nella seconda settimana dall’esordio la quota di Zune venduti era scesa al quinto posto, con solo il 2,1% di player venduti. Ulteriore discesa nella seconda settimana di dicembre, con solo 1,9% di Zune venduti. Segnali non positivi, valutando soprattutto un periodo ‘ quello pre-natalizio ‘ che dovrebbe essere molto proficuo per le vendite.
D’altra parte, invece, le percentuali di Apple parlano da sole: l’82,7% dei player a disco fisso venduti nella prima metà di dicembre del 2006 erano iPod. Anche se in calo rispetto all’86.8% dello scorso anno, una cifra sempre impressionante. Valutando sia il mercato dei lettori mp3 a disco fisso, sia a memoria flash, la quota di Apple è di 62,2%, sostanzialmente stabile rispetto al 63% del 2005.
Di sicuro gli affanni di Zune si riscontrano anche sul lato puramente pubblicitario. I risultati di un sondaggio di Gene Muster della società Piper Jaffray, condotto su 40 punti vendita, evidenzia come solo l’8% dei venditori consiglierebbe l’acquisto di Zune come lettore mp3, mentre ben il 75% consiglia iPod. Parte di questa percentuale di venditori non ha nemmeno la più pallida idea di cosa (o di chi) sia Zune.
Se poi aggiungiamo la quintuplicazione durante questo Natale del traffico su iTunes rispetto al natale scorso e la differenza fra i migliori risultati ottenuti dai modelli di iPod e Zune più venduti su Amazon.com ‘ rispettivamente iPod nero al 1° posto e Zune nero al 47° posto -, capiamo come il gap di popolarità fra i due prodotti sia decisamente sbilanciato a favore della Mela.
La tanto decantata filosofia della ‘condivisione’ di Zune, presentata come ispirata al modello di condivisione del Web 2.0, poco ha mantenuto dei concetti di quest’ultimo: non è possibile acquistare prodotti multimediali direttamente dal dispositivo, né la condivisione dei brani fra utenti appare così convincente, vista la possibilità di ascoltare i brani scambiati fra utenti solo tre volte in tre giorni. Per non parlare dei problemi di incompatibilità fra DRM prodotti dalla stessa Microsoft, come Play For Sure.
Nonostante quest’inizio claudicante, Microsoft è ancora fiduciosa di riuscire a piazzare entro il giugno del 2007 un milione di Zune sul mercato.
Brian Lee, vice presidente della Microsoft’s entertainment group, ammette l’attuale superiorità di Apple sul mercato dei lettori mp3, ma ritiene che sia importante avere le possibilità di crescere: sarà poi il mercato stesso a prendere una direzione ben definita.
Sempre più fiducioso, non esclude la possibilità che un giorno Microsoft possa diventare leader del settore dei lettori mp3 (ormai potremmo chiamarli ‘dispositivi multimediali portatili’), soprattutto con il lancio internazionale di Zune.
Stanti le cifre di cui sopra, per Microsoft si prevede una strada decisamente in salita.
