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iTunes 4.5 affossa PlayFair

La nuova versione di iTunes cancella alcuni dei più discussi hack che rendevano l’€™applicazione per la musica digitale di fare cose che Apple non aveva previsto. La conferma che Cupertino ha approfittato dell’€™update alla versione 4.5 per cancellare in un colpo i rischi apportati da condivisione on line delle canzoni e, soprattutto, sprotezione del sistema di DRM (Digital Right Management) è giunta nel corso della giornata di ieri, quando sono stati compiuti alcuni test.

Si è così scoperto che MyTunes, un programma in grado di registrare lo streaming di canzoni in rete prodotto da iTunes, non funziona più se si aggiornata alla versione 4.5. MyTunes aveva raggiunto una certa popolarità  proprio per la capacità  ai trasformare il Mac in una sorta di ‘€œregistratore’€ e quindi di appropriarsi di musica non legalmente acquistata.

La modalità  con cui iTunes manda in rete locale la musica è stata modificata, rendendo di fatto inservibile MyTunes. L’€™autore, Bill Zeller, uno studente del Triniy College, che qualche settimana fa aveva annunciato di non essere più in grado di aggiornare il programma per averne perso il codice sorgente in un crash del suo HD, crede però che presto qualcuno troverà  il sistema di ovviare alla blocco imposto da Apple.

Ancora più rilevante per impedire un uso illegale ed improprio di iTunes e del negozio di musica on line è la capacità  di eliminare i rischi posti da PlayFair. Le canzoni cui viene eliminata la protezione usando il programma costruito intorno all’€™hack di Jon Johansen, noto al modo come DVD Jon per avere scoperto anche un modo per eliminare la protezione dei DVD, non sono più lette da iTunes. Il programma, in presenza di una canzone non più tutelata da DRM per effetto di PlayFair, la salta.

Ricordiamo che Apple aveva fatto forti pressioni legali sugli sviluppatori di PlayFair costringendoli a portare il suo programma all’€™estero, dopo avere minacciato il provider che forniva il download. Successivamente, dopo che PlayFair aveva trovato casa in India, Apple è riuscita anche a far cancellare il programma da quei server.

In aggiunta a questo Apple ha modificato anche la licenza d’€™uso dei servizi di iTunes Music Store, rendendola più restrittiva. Ora chi scarica musica dal negozio non solo si impegna esplicitamente a rispettare il sistema di protezione ma anche non operare direttamente o indirettamente per aggirarlo, praticare il reverse engineering, decompilarlo, disassemblarlo. Questo dovrebbe offrire ad Apple la possibilità  di colpire legalmente chiunque tenti di fare operazioni potenzialmente in grado di portare alla creazione di un nuovo hack.

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