Il servizio di vendita di film on line di Apple partirà solo con i film di Disney? La voce trapela da alcuni ambienti vicini agli studios di Hollywood giudicati attendibili e in quanto tali riportate dall’autorevole Wall Street Journal.
In base alle informazioni raccolte dal periodico finanziario Apple non sarebbe riuscita a convincere praticamente nessuna grande casa di produzione, fatta eccezione per quella di Topolino, in conseguenza delle politiche sui prezzi che Cupertino avrebbe scelto di praticare: 9,99$ per i film da catalogo fino a 14,99$ per i prodotti più recenti. Gli studios avrebbero invece voluto applicare prezzi fino a cinque dollari più alti, gli stessi che si riscontrano in altri servizi di vendita di film on line. In pratica gli studios, sempre secondo il Wall Street Journal, vorrebbero profitti simili o maggiori rispetto a quelli che spuntano dalla vendita di film in DVD.
Il risultato della querelle è che Amazon, che ha accettato le condizioni poste dagli studi cinematografici, è che il più grande negozio on line del mondo partirà praticamente in contemporanea con iTunes con la vendita di film offrendo pellicole da 9,99 a 19,99$ ma con tutti i principali lavori di Hollywood meno quelli di Disney. Apple avrà , invece, solo i film di Disney (che significa anche quelli delle case di produzione controllate, come Touchstone, Miramax e Pixar), oltre che, probabilmente, quelli di alcuni studios indipendenti come Lionsgate che aveva già fatto sapere di avere accettato la proposta di Cupertino.
Se le informazioni raccolte dal Wall Street Journal sono corrette per Apple a quel punto si aprirà una sfida difficile e fondata essenzialmente sui numeri che riuscirà a conseguire. Se il suo servizio si dimostrerà migliore e più popolare di quello della concorrenza e specialmente di Amazon, sarà giocoforza indispensabile per gli studios trovare un accordo con Apple. Questa situazione si è già verificata con il lancio del servizio di vendita degli show TV, partito con i soli prodotti di Abc, ma che poco dopo, grazie all’enorme successo (trainato dall’iPod 5G) si è arricchito di lavori di altri network.
Se, invece, sarà Amazon a “vincere”, potrebbe essere Apple ad trovarsi nella condizione di dover venire a patti con gli studios, accettando le loro condizioni.
