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Jaguar… cronaca dell’installazione

Ed ecco la cronaca dell’installazione…
Abbiamo deciso di fare un upgrade “ragionato” della attuale configurazione: purtroppo abbiamo tante applicazioni e settaggi custoditi nel nostro hard disk e ci vorrebbe troppo tempo a reinserirli dopo una formattazione e una installazione ex-novo che si gioverebbe della deframmentazione totale del disco.

Andiamo prima di tutto a leggere il “leggimi” con le informazioni sull’installazione… la traduzione nella nostra lingua e’ nella cartella italiana ovviamente!
Dopo una attenta lettura (e’ consigliatissimo effettuare un aggiornamento del firmware se non gia’ realizzato, sulle macchine piu’ vecchie) partiamo scegliendo l’italiano come lingua principale ed avendo cura che ci siano piu’ dei 1.3 Gigabyte richiesti per una installazione standard.
Dovendo scegliere con l’apposito bottone “opzioni” quella “arrchivia ed installa” dobbiamo avere a disposizione 1.9 GB. Scegliamo di conservare anche Utenti e le Impostazioni.

Alle ore 0.10 parte l’installazione vera e propria che segnala una durata presunta di 40 minuti: in realta’ ne servono circa 20 perche’ il nostro disco e’ abbastanza defframentato e la stima di Apple sembra eccessiva… alla fine il computer chiede di essere riavviato… dopodichè si riaccende mostrando una mela bianca su sfondo grigio ed una rotellina con illuminazione progressiva radiale che scandisce i pochi secondi dalla seconda parte dell’installazione: viene richiesto il secondo disco con la X giaguarata contente applicazioni addizionali e driver di stampa.
In altri 10 minuti siamo pronti per partire…. ecco il riavvio di Jaguar.
Come abbiamo detto, ora la melina bianca centrale campeggia su sfondo grigio e dopo qualche secondo dal boing (abbiamo cronometrato 68 secondi sul nostro TI 400) il sistema e’ disponibile di nuovo.
Con Jaguar ora le cartelle hanno tutti nomi italiani e il vecchio “Applications” si e’ trasformato in “Applicazioni”, “Users” in “Utenti” e cosi’ via…

Grazie all’installazione “intelligente” siamo subito in grado di ricollegarci ad internet: le impostazioni del nostro account, quelle della base airport, della posta e di tutto il resto sono state mantenute senza problemi e il giaguaro ha sostituito le vecchie applicazioni con altre aggiornate (si veda l’immagine a fianco).
Ci siamo accorti cosi’ di non avere aggiornato iPhoto sul portatile e l’operazione parte in automatico dopo qualche minuto con l’update della libreria.. per il resto e’ tutto ok: iMovie passa alla versione 2.1.2, Explorer alla versione 5.2 e cosi’ via… tutte le iApp sono state probabilmente ricompilate per trarre vantaggio dal nuovo sistema e così anche gran parte delle utilities.

Nella cartella previous System sono contenute anche le vecchie librerie e i vecchi utenti in modo da potere andare a ripescare eventuali file che non sono stati trasferiti nei nuovi utenti… una sicurezza in più ma uno spazio occupato che con le opportune precauzioni vi aituremo a liberare con un apposito tutorial.

La prima cosa che salta all’occhio e’ ovviamente l’effetto di zoom in fase di apertura delle cartelle, il dock piu’ trasparente, le opzioni per le viste e una sensazione di più veloce “risposta” del sistema alle nostre richieste anche se non abbiamo Quarz Xtreme…
Ma questo lo vedremo in un capitolo dedicato all’interfaccia che apparira’ tra poco sul sito.

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