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La Cina vieta la vendita online delle sigarette elettroniche

Arriva lo stop alla vendita delle sigarette elettroniche dal governo cinese: la Cina vieta la vendita online delle sigarette elettroniche agli store online. Un divieto che dovrebbe essere temporaneo, ma per il quale non è stato fissato un termine.

La Cina avrebbe chiesto alle aziende che vendono online le sigarette elettroniche di chiudere temporaneamente i loro negozi. Le autorità responsabili di questa ordinanza la motivano facendo eco agli Stati Uniti, spiegando che si tratterebbe di un modo per proteggere mentalmente e fisicamente la salute dei minori.

Non è stato indicato un termine per questo divieto, che si prefigura dunque come uno stop a tutti gli effetti. Non è comunque la prima volta che i rivenditori cinesi hanno dovuto mettere un freno o congelare la vendita di sigarette elettroniche.

A settembre le sigarette elettroniche Juul’s sono scomparse dagli scaffali solo una settimana dopo il loro arrivo nelle vetrine cinesi. Questo divieto sarà un duro colpo per i produttori cinesi di sigarette elettroniche. In Cina, dove si stima la presenza di circa 300milioni di fumatori, il sei per cento delle entrate fiscali della nazione derivano dal tabacco.

La notizia dello stop alla vendita online di sigarette elettroniche arriva poche settimane dopo che è stato messo in evidenza un altro problema legato al vaping: oltre ai presunti danni o benefici delle cosiddette e-cig rispetto al fumo tradizionale, un nuovo pericolo potrebbe arrivare non dalla formaldeide (contenuta sia nelle sigarette comuni sia in quelle elettroniche) ma dagli attacchi hacker.

E intanto, le tensioni commerciali tra USA e Cina e la probabile introduzione di nuove tariffe e dazi doganali non hanno lasciato indifferente i colossi dell’informatica e dell’hi-tech: le più grandi aziende del settore hanno incominciato a valutare se spostare le proprie produzioni fuori dalla Cina. Secondo quanto emerso qualche settimana fa, nell’estate 2019, oltre ad Apple ci starebbero pensando HP, Dell, Microsoft, Google, Amazon, Sony, Lenovo, Acer, Asus e anche Nintendo.

Nella sezione dedicata alla Cina, si possono trovare notizie e approfondimenti relativi a crescenti boicotaggi dei prodotti Apple in Cina, e al possibile trasferimento di fabbriche e stabilimenti iPhone verso paesi non in conflitto con gli USA, come India e Vietnam.

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