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La voce del padrone: Siri sbloccherà l’iPhone ascoltando chi le parla

Dopo Touch ID e Face ID anche Voice ID. È questo quello a chi mira un brevetto scovato dal sito Appleinsider dove si fa riferimento a un brevetto per iPad e iPhone che renderebbe più semplice sbloccare i dispositivi tenendo conto, tra le altre cose, se i tratti fonetici corrispondano a quelli del proprietario.

Nel brevetto depositato presso il Patent and Trademark Office statunitense, Apple parla di “accesso al dispositivo usando l’autenticazione vocale”. Il nome già dice tutto e consiste in pratica in un sistema in grado di identificare chi parla e riconoscere se si tratta o no del reale proprietario del dispositivo.

Nel brevetto Apple spiega che un dispositivo in grado di ricevere input con la voce può creare “un’impronta vocale” dell’utente, in altre parole individuando la voce che effettua le richieste determinando se è effettivamente quella del proprietario del dispositivo o no. Il sistema fa riferimento a un modello che tiene conto di peculiarità (es. il modo di pronunciare fonemi) da sfruttare nelle verifiche. È anche possibile tenere conto di caratteristiche come il modo di esprimersi, di pause, stacchi, voci nasali, contrasti nelle tonalità, ecc.

Brevetto Apple

Il brevetto di Apple ha la peculiarità di essere in grado di determinare se la voce appartiene o no all’utente anche quando questo pronuncia frasi diverse da quelle usate nella prima fase di addestramento. La Casa di Cupertino ha anche previsto la possibilità di sbloccare parzialmente alcune funzioni quando la voce “somiglia” a quella effettivamente del proprietario. Siri, in sostanza, può decidere di rispondere a determinati comandi se la voce è diversa ma ricorda quella del proprietario, evitando di replicare a domande che potrebbero mettere a rischio la sicurezza. In caso di dubbi, il sistema può sempre chiedere di sbloccare in modo differente il dispositivo usando meccanismi come ad esempio il riconoscimento del volto o la richiesta di digitare il codice di sblocco.

Come sempre ricordiamo che annualmente Apple registra decine di brevetti e non sempre questi si trasformano in prodotti, servizi e funzioni che vedremo in prodotti o sistemi operativi futuri. Un simile brevetto era stato registrato nel 2011, evidenziando che l’azienda è ad ogni modo da tempo al lavoro su avanzati meccanismi di riconoscimento vocale. iPad e iPhone a parte, il brevetto in questione potrebbe essere utile anche in abbinamento allo speaker HomePod che è gestibile con il controllo vocale grazie a sei microfoni che permettono agli utenti di interagire con il dispositivo anche dall’altra parte della stanza e con la musica ad alto volume.

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