Il cinquantaquattresimo Festival di SanRemo ha chiuso i battenti nella tarda notte di sabato con “L’uomo volante” di Marco Masini, canzone vincitrice.
Ammesso che questa o una delle altre ventuno canzoni (erano ventidue ma una non è stata inserita nella compilation di RaiTrade, per volere dell’editore CGD) partecipanti alla gara fosse piaciuta ad un nostro lettore, o comunque ad un utente di un computer Mac, come poteva fare per ascoltare sul proprio computer tale brano musicale?
La risposta è unica: acquistare il CD, e ignorare il messaggio sullo “storico anno per Sanremo, grazie al nuovo servizio di download digitale offerto da CD Rai”!
CD Rai è il nuovo servizio del portale web della radio televisione di stato che, in scia ai vari siti che vendono musica online, ha deciso di rendere disponibili a (quasi) tutti le canzoni di Sanremo per 99 centesimi di euro a download.
Il “quasi” lo abbiamo anche questa volta dovuto amaramente constatare leggendo le FAQ che dichiarano: “attualmente non si può usufruire del servizio di Digital Music con sistemi MAC. Questo perché le versioni per Mac di Windows media player non supportano Windows DRM versione 7. Versione che consente il minimo livello di sicurezza richiesto da quasi tutte le etichette discografiche”.
La scena si ripete, i servizi di questo tipo che legalmente sono disponibili in Italia, hanno un minimo comun denominatore: non sono funzionanti su Mac, la colpa è da dividere tra chi ha scelto lo standard Windows Media Player e chi alla Microsoft ha rilasciato una versione 9 del suo player per Mac che non corrispondendo alla versione 9 di quella per Windows, come abbiamo già dimostrato, ovvero incompleta per la fruizione dei servizi, in particolare il DRM – per la gestione dei diritti digitali.
Ricordiamo l’imbarazzante e imbarazzato esempio di Messaggerie Digitali di Messaggerie Musicali, constatato al suo esordio, parallelo all’uscita di “Lotus” di Elisa.
Nello specifico, dobbiamo “ringraziare”, in rigoroso ordine alfabetico: BuongiornoVitaminic (che continua a non figurare nelle liste della RIAA tra i venditori legali di musica digitale), m.a.d.e. ntertainment (fantomatica, non esiste nemmeno un link sul sito della Rai), Microsoft e RaiTrade (per la troppo facile scelta, discriminante).
Non sappiamo se ringraziare anche Apple Italia per non essersi fatta sentire con questi operatori della musica digitale in Italia, forse si tratta solo di un periodo cuscinetto in attesa del definitivo sbarco europeo di iTunes (ormai imminente, pochi mesi), che segnerà la svolta anche per l’utenza Mac, oltre che quella Win… perché a Cupertino, almeno in questo caso, non hanno fatto discriminazioni.
In conclusione ricordiamo che “quasi tutte le etichette discografiche” sono presenti nel listino statunitense di iTunes Music Store, quindi non è affatto vero che il “minimo di sicurezza” richiesto è rispettato solo da Windows Media Player, al contrario, il negozio di musica digitale di Apple rende disponibili per Mac e Win tutte le canzoni.
