Nemmeno ce lo avesse detto il Mago G, abbiamo scoperto che uno dei film che sarà sicuramente il successo di primavera, “La Terza Stella“, è stato fatto con e su Mac.
Alessandro Besentini e Francesco Villa, in arte Ale & Franz, per chi non li conoscesse (nella foto a lato “a sandwich” tra le tre protagoniste femminili Francesca Giovannetti, Marica Coco e Petra Faksova, da sinistra a destra), sono stati tra i cabarettisti di punta delle passate edizioni di Zelig, nonché attori di successo in teatro nel 2002/2003 con “2e20 – dueventi”.
La seconda opera del regista Alberto Ferrari (lo stesso che li ha diretti a teatro), appassionato utente Mac di lungo corso, da oggi 11 marzo, sarà nei cinema di tutta Italia, distribuito da Medusa.
MacityNet ospita volentieri sulle sue pagine questo annuncio perché molte fasi produttive sono state realizzate con Mac, a partire dalle sceneggiature scritte con Final Draft, per arrivare al montaggio video su Avid e alla sonorizzazione con Pro Tools (tra le musiche della pellicola spiccano quattro brani di Mina e il resto della colonna scritto dal figlio Massimiliano Pani assieme a Franco Serafini, tutti fan dichiarati del duo comico ma anche del Mac), passando per un sito pienamente compatibile con la nostra piattaforma ed un trailer disponibile in formato QuickTime.
I due primattori di Zelig hanno fatto la loro apparizione al Festival di Sanremo e Striscia la Notizia, praticamente i programmi più visti della televisione italiana, per promozionare questa uscita cinematografica.
Insomma, il film è bello e divertente: i due cognati Ale e Franz si trovano coinvolti nelle losche trame di tre personaggi che interferiscono nell’evento del paese, la partita a scacchi vivente sulla piazza centrale, sulla quale si affaccia l’albergo Belvedere del pragmatico Ale.
Il sito de “La Terza Stella” regala anche alcuni giochi online con cui passare qualche minuto delle giornate più noiose, in attesa di andare a farsi quattro risate spensierate al cinema, portando magari tutta la famiglia, bambini compresi, il rischio volgarità è escluso.