E’ una regola di mercato consolidata: più le memorie RAM sono disegnate apposta per un sistema specifico, più si allontanano dagli standard comuni, più il prezzo d’acquisto lievita, ma avete la possibilità di trovare un rivenditore alternativo, questo ha prezzi sempre più convenienti di quelli della casa costruisce il PC.
Succede infatti che server come quelli di IBM, Compaq e Sun debbano essere dotati di RAM particolari… e costose.
Uno tra i maggiori marchi delle schede RAM, Kingston, denuncia non certo disinteressatamente ma con le cifre alla mano, quanto sia la differenza di prezzo tra le proprie memorie compatibili e quelle vendute direttamente dal produttore di questi sofisticati computer.
Una RAM per i server di Sun può costare fino al 330% in più (8.893 euro invece di 2.067), ma anche Compaq non scherza con un ricarico del 250% (8.885 euro invece di 2.537), più parca IBM che richiede un prezzo superiore a quello di listino di Kingston di “solo” il 140% (6.077 euro invece di 2.537).
Ironicamente Kingston ha intitolato la sua pagina di comparazione “quanto siete disposti a pagare in più solo per un’etichetta diversa?”, infatti i produttori di computer nella stragrande maggioranza dei casi non costruiscono RAM ma si appoggiano a produttori esterni, certificati per farlo con tutti i crismi del caso, come ad esempio la stessa Kingston (sicuramente non il marchio più economico per le RAM, ma con ottima garanzia).
Fortunatamente per i computer di Apple negli ultimi tempi, vengono utilizzate memorie che si basano su standard affermati e gli utenti, oltre ad approffittare di alcune offerte temporanee (come quella ormai cessata del raddoppio di RAM in Italia) possono acquistare le memorie aggiuntive presso altri fornitori online e nei negozi tradizionali per spuntare il miglior prezzo dato dalla concorrenza effettiva sul mercato.
