Scattare uno foto facendo l’occhiolino non è solo una cosa che si vede nei film di 007, ma potrebbe diventare una realtà grazie ad un brevetto Sony. L’azienda giapponese ha, infatti, brevettato una lente a contatto fotografica dotata di un minuscolo modulo con microcamera integrata e dotata di tutte le componenti necessarie, come sensore di immagine, ottica, processore, memoria e anche un modulo wireless per trasferire le immagini ad uno smartphone o altro dispositivo collegato. La fotocamera può essere controllata e essere innescata dalla chiusura e apertura “cosciente” della palpebra, in altre parole da un’occhiolino volontario.
Un sensore misura la pressione della palpebra, mentre le altre impostazioni – come apertura e zoom – possono essere anch’esse controllate tramite il movimento delle palpebre. Un mini display consente di visualizzare le immagini catturate direttamente sulla lente. Così il documento ufficiale del brevetto descrive il funzionamento della ente a contatto fotografica:
“L’unità di cattura dell’immagine include, per esempio, un sistema di ottiche di immagine, un diaframma, un obiettivo zoom, un’ottica per la messa a fuoco e un sistema di azionamento che permette operazioni come la messa a fuoco oppure l’utilizzo dello zoom”. Il gadget include anche un sistema di stabilizzazione dell’immagine digitale per contrastare l’effetto mosso causato dal movimento del bulbo oculare.
Google e Samsung hanno depositato brevetti simili in precedenza, ma la gamma di controlli inclusi da Sony è – almeno sulla carta – la più avanzata finora progettata. Difficile al momento immaginare se e quando un prodotto di questo tipo potrà raggiungere il mercato; di sicuro se Sony (o qualunque altra azienda) dovesse commercializzare davvero una lente a contatto fotografica, il loro utilizzo potrebbe sollevare serie problematiche riguardo alla protezione della riservatezza e della privacy… oltre ad un’epidemia di ammiccamenti.
