A cominciare dalle discussioni che si trovano sui forum americani, capiamo che ottimizzare Logic Pro per un sistema TDM sarà più complesso che installarlo sul Powerbook.
Infatti la prima installazione non si completa, e siamo costretti a rilanciare, come indicato dal G5 stesso, una seconda volta l’installer. Questa volta va tutto bene.
Dopo aver seguito il Logic Setup Assistant, il programma si apre con in uso Core Audio, DAE e DTDM contemporaneamente.
Core Audio lo riconfiguriamo perchè creava un conflitto (risolvibile semplicemente riassegnando l’interfaccia dal menu a comparsa) con il sistema TDM. Il resto è impostato adeguatamente.
Logic Pro non lavora con plug-in RTAS e questo è un vero peccato, vista la quantità di programmi che utilizzano questo standard. Il problema è anche che non è possibile, al primo avvio, lavorare con i numerosissimi plug-in e strumenti virtuali di Logic.
Una delle prime cose che saltano all’occhio è l’organizzazione dei plug-in: abituati alla disposizione ordinata delle nuove versioni di Pro Tools, vedere una lista molto lunga risulta dispersivo.
La buona notizia è che nelle preferenze generali troviamo la compensazione automatica dei delay sui canali per plug-in e virtual instrument nativi, ma non per le tracce DAE.
La possibilità di gestire i file stereo forzatamente come dual mono è un’altra funzione cara agli utenti Digidesign.
ESB: IL PONTE PER DIGIDESIGN
Logic ha la possibilità di lavorare con due core differenti (DAE e DTDM nativo), abilitando ESB durante l’installer, unendo i due modi di processare il segnale…
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