La Cina è il sogno di quasi tutti quelli che fanno business è cosa nota: il mercato potenzialmente più popoloso del pianeta promette, in caso di successi, crescite in tripla cifra per anni. La Germania, che come Paese ha forti presenze in Estremo oriente, e specialmente nell’Impero di mezzo, con Lufthansa ad esempio e altre compagnie come Volkswagen, si muove ancora con il suo fiore all’occhiello per la tecnologia industriale e telefonica.
Siemens ha stretto ieri un accordo strategico con Huawei Technologies, che costerà ad ognuna delle aziende 100 milioni di dollari di investimenti, per realizzare, sviluppare e produrre una serie di infrastrutture e prodotti basati sullo standard TD-SCDMA, di telefonia di terza generazione.
L’accordo prevede che a Siemens vada il 51% della joint venture, mentre ai partner cinesi il 49%. L’investimento per i tedeschi è molto importante, tanto da trasferire alcuni manager chiave per lo sviluppo della nuova compagnia, e assumere fin dalle prossime settimane 200 persone in Cina (Huawei ne assumerà altre 100).
Le specifiche dello standard 3G TD-SCMA per la trasmissione di dati e voce sono stati sviluppati insieme all’Accademia di telecomunicazione e tecnologia della Cina insieme a Datang e alla stessa Siemens. La peculiarità dello standard, un ibrido tra TDMA e CDMA (Accesso multiplo a divisione rispettivamente di tempo e di codice) sono date non solo dalla velocità di trasmissione, pari a 2 Megabits al secondo, ma anche dalla possibilità di funzionare come ponte tra Gsm, Umts e in modalità stand alone.
La frequenza di operazione assegnata è già attivamente sperimentata in questo periodo da molti degli operatori mobile cinesi ma le ambizioni di Siemens sono più grandi: l’azienda tedesca spera di poter di poter imporre in altri paesi lo standard partendo proprio dalla Cina.