La transizione tra G4 e G5 verrà gestita come quella dagli iMac CRT agli LCD e così come gli all in one a tubo CRT sono rimasti in listino accompagnando quelli a schermo piatto, le vecchie macchine resteranno in vendita ancora a tempo indeterminato, fino a quando la transizione da una vecchia alla nuova architettura sarà stata digerita dai clienti Mac.
A designare questa strategia è Greg Joswiak in una dichiarazione rilasciata alla testata on line americana Maccentral.
Secondo quanto riferisce il responsabile del marketing hardware Apple avrebbe scelto un approccio che prevede, e ancora per diverso tempo, la vendita di macchine fondate sul processore G4 assieme ai G5 per ragioni di opportunità , andando incontro ai clienti.
I vecchi G4 hanno il pregio di essere molto economici rispetto ai G5 e di offrire un ottimo rapporto tra prezzo e prestazioni. In aggiunta a questo continuano a poter fare il boot da Mac OS 9, cosa che non è più possibile per le macchine professionali introdotte a San Francisco la scorsa settimana.
“Si tratta di un’opportunità di avere una macchina “ponte” – dice Joswiak – che permette di attuare la transizione verso Mac OS X”
Ricordiamo che le macchine che resteranno in vendita non sono quelle presentate a gennaio (con velocità fino a 1.42 GHz, FireWire 800 e Airport Extreme), ma quelle presentate la scorsa estate con processore da 1.25 GHz, FireWire 400 e IEEE 802.11b. Questo ha consentito di ridurre in maniera drastica i costi. Un entry level da 1.25 GHz a singolo processore, scheda video Radeon 9000 e 256 MB di Ram costa appena 1438 euro IVA compresa, meno di un iMac 15 pollici con processore da 800 MHz.
Apple al momento non ha ancora stabilito una data di ritiro dei G4. “Fino a quando la gente continuerà a chiederli continueremo ad offrirli”, ha detto Joswiak a Maccentral.