Piccolo e compatto. Poco assetato di corrente e con un riscaldamento molto ridotto. Queste le caratteristiche di Mac mini che hanno indotto una società specializzata nel restauro e l’elaborazione di veicoli, Classic Restoration, a studiare una soluzione per portare a bordo dell’auto il computer appena presentato a San Francisco.
L’annuncio era stato dato, senza nessun dettaglio, appena qualche ora dopo il keynote di San Francisco e ora sta facendo il giro di Internet, rimbalzando tra vari siti della rete. Melvin Benzaquen, proprietario di Classic Restoration, sembra avere molte idee su quello a cui potrebbe servire un Mac mini integrato nel cruscotto: “Ci si potrebbe collegare via Wi-Fi oppure vedere film – dice in qualche intervista, ma anche usarlo per gestire un GPS molto potente, ascoltare musica digitale e usare sistemi attivati a voce. Le possibilità sono infinite”.
Il pubblico sembra essere interessato. Il sito di Classic Cars, dopo la diffusione della notizia, è passato da 1500 a 36.000 visite in un solo giorno e questo nonostante l’orizzonte sui tempi e le modalità con cui un kit per Mac mini verrà offerto sia ancora molto fumoso. Anche sui costi sembra difficile fare pronostici anche se Benzaquen fa notare come un normale GPS costi sul mercato americano dai 1100 al 1300 dollari.