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Mac mini, iPod, iWork e iLife 05: parla Apple

Al Macworld Expo di San Francisco Apple ha incontrato la stampa internazionale, per un colloquio diretto, al fine di far conoscere qualche particolare ulteriore sui nuovi prodotti hardware e software di Cupertino.

E’ Greg Jozwiak, responsabile del marketing per l’€™iPod, che per primo si sottopone alle domande di un gruppo ristretto di inglesi, francesi, tedeschi con MacityNet a rappresentare l’Italia.

Jozwiak, che da martedì mattina non si separa più dal suo iPod shuffle (si veda la fotografia scattata immediatamente dopo il termine del keynote), fa subito sapere che Apple ha intenzioni bellicose: con iPod shuffle vuole sbaragliare tutti i produttori di player MP3 basati su memoria flash. Per raggiungere l’€™obbiettivo, dice il manager di Cupertino, ha svolto un’€™accurata ricognizione su quanto offre il mercato focalizzando la sua attenzione su alcuni particolari. Uno di questi è il display, la cui assenza in iPod shuffle è stata oggetto delle principali critiche.

«In commercio – ha detto Jozwiak – ci sono prodotti con display molto piccoli e illeggibili e assemblati con componenti di qualità  bassa. Non abbiamo escluso fin da subito di poterne integrare uno anche noi, ma doveva essere in grado di presentare un’€™interfaccia chiara e leggibile. Il risultato è stato giudicato insoddisfacente e per questo abbiamo optato per un oggetto senza schermo’€. Dalla mancanza di un display è scaturita l’idea dell’ascolto dei brani in modalità  random ‘€œun sistema – dice Jozwiak – da rivalutare e che contemporaneamente permette di ovviare alla “scomodità ” di non avere a disposizione un piccolo schermo LCD. In questo modo offriamo qualche cosa di diverso, ad esempio del CD changer dell’auto, che una volta caricato con i 6 o 10 dischi resta immutabile per molto tempo e alla fine in macchina si ascoltano sempre le stesse canzoni e oltre tutto nella stessa sequenza’€

La scelta della connessione USB 2 (ma shuffle é compatibile con USB 1 e quindi anche con vecchie CPU Apple come i gloriosi iMac crt), in luogo della FireWire presente sugli altri iPod, è motivata da una serie di fattori. ‘€œInnanzitutto – ha detto Jozwiak – perché questo tipo di connettività  é presente su PC e Mac in maniera diffusa, poi perché il massimo dei due tagli è 1 GB quindi gestibile in tempi lunghi di upload ragionevoli, ultimo dei motivi è la forma stessa del connettore USB che risulta essere più stretto di quello FireWire, il che ha consentito lo studio di un designa “a pacchetto di chewing gum” molto piatta’€

Poco da dire sulla scelta del color, praticamente obbligata: il bianco, delle auricolari in particolare, è ormai una firma, una specie di bandiera, che aiuta a riconoscere un prodotto di classe iPod e Apple ha prodotto il primo iPod shuffle in questo colore. Nessuna anticipazione naturalmente su future versioni, eventualmente colorate come gli iPod mini.

Anche gli accessori, tutti da 29 dollari, sono bianchi tranne l’iPod Sport Case (Custodia Sportiva in italiano) che attualmente è disponibile in un unico colore, l’arancio e anche il cordino specifico ne richiama il colore.

Jozwiak ha poi presentato alcuni dettagli tecnici di iPod shuffle: la batteria dell’iPod shuffle si ricarica in modo veloce (2 ore) per l’80% e altre 2 ore sono necessarie al riempimento completo che permette una autonomia di 12 ore, la riproduzione casuale si abilita cliccando tre volte consecutivamente il tasto Play mentre è in lettura e la sequenza di brani viene rimescolata per avere una nuova serie di canzoni.

Ad illustrare le caratteristiche di Mac mini è stato Jai Chulani (product manager consumer desktop) ci illustra invece le caratteristiche del Mac mini.

Un dettaglio interessante che si nota con evidenza dalla seconda galleria delle nostre immagini, la scheda madre di questo piccolo computer è stata creata appositamente. Non deriva, dunque, né da computer desktop né da computer portatili precedenti.

Al centro (non in senso geometrico) della scheda si trova il processore G4, il cui modello non è specificato e che alla Apple continuano a definire ‘€œdi produzione Motorola’€ anche se ora la divisione processori di Schaumburg ha assunto il nome di Freescale.

‘€œApple – spiega Chulani – con il Mac mini si è cimentata in un esperimento, reinventare il computer consumer, rendendolo libero da vincoli come il display, la tastiera e il mouse: ognuno può collegare la periferica che preferisce oppure quella che già  possiede’€.

Particolare interessante la posizione d’€™utilizzo. Il Mac mini si usa lasciandolo posato orizzontalmente, sul lato gommato ma Apple ci conferma che grazie ad uno speciale firmware il drive è in grado di funzionare anche verticalmente quindi può essere eventualmente riposto in maniera tale da occupare ancora meno spazio. Apple invece sconsiglia di poggiarci sopra un monitor, che sia LCD o CRT (quest’€™ultimo, per il maggior peso, ancora più a maggior ragione) senza precisare se per problemi di peso o di dissipazione di calore.

‘€œIl chip grafico Radeon 9200 – dice Chulani in risposta alle critiche sulla scheda grafica un po’ datata e non particolarmente potente – è adeguata per il tipo di computer ma ovviamente è quanto potevamo installare se si vuole commercializzare un computer ai costi del Mac mini’€

Per le parti che di solito sono installabili dall’utente (RAM, AirPort e Bluetooth) Apple consiglia di affidarsi a personale qualificato come i centri assistenza di Apple, “il computer è veramente molto compatto ed è meglio sapere bene dove mettere le mani – è la spiegazione – certo se l’utente vuole aprirlo è libero di farlo e se non danneggia nulla la garanzia non decade, ma si deve avere una cura superiore ad altri modelli”.

E’€™ interessante notare anche che la RAM aggiuntiva si può avere anche attraverso il BTO mentre il masterizzatore SuperDrive è disponibile attualmente solo in modalità  CTO.

L’uscita audio non integra la porta digitale (come la integrano altri modelli di Apple) ‘€œma se qualcuno decide di acquistare un Mac mini per adoperarlo non tanto nella versione Mac di un Media Center ma almeno come player di musica e DVD – dice Chulani – il nostro consiglio è di affidarsi a periferiche che tramite le porte USB siano collegabili ai sistemi home theater’€

Tra i dettagli meno fotografati, perchè non visibili allo stand di Apple, è l’€™alimentatore a forma di parallelepipedo anche questo bianco e realizzato in plastica lucida che fornisce la corrente al Mac mini, lo abbiamo fotografato estraendolo dall’imballo originale.

Per quanto riguarda la dotazione software nel Mac mini, infine, è installato Apple Works ma non sarà  installato iWork, sarà  necessario acquistarlo a parte; la suite iLife 05 farà  invece parte del bundle software di base.

A Rob Schoeben (vice president application marketing) é toccato il compito di illustrare sinteticamente le caratteristiche del nuovo software, iLife 05 e iWork 05.

‘€œNella nuova versione di iLife – ha detto Schoeben – sono state introdotte nuove funzioni avanzate e maggiori sofisticazioni, pur mantenendo un’interfaccia gestibile da utenti non esperti’€

La novità  più rilevanti di iTunes (disponibile subito nell’ultima versione anche via Aggiornamento Software gratuito) è il supporto di iPod shuffle. iPhoto contiene un sistema di editing molto sofisticato e la possibilità  di ordinare i nuovi formati di Album (da subito anche in Europa) oltre a essere stato velocizzato. iMovie supporta fin da subito i formati HD anche se siamo solo all’inizio di questa necessità  in campo video ‘€œma Apple è già  pronta’€, ha detto Schoeben. iDVD ha una serie di nuovi e bellissimi temi e la capacità  di gestire tutti i formati di DVD attualmente esistenti (ma non il formato dual layer). GarageBand fa della capacità  di registrare multitraccia il punto di forza ma ci viene fatto notare che la trasformazione vocale non deve essere considerata solo come un funzione divertente, a volte per comporre un brano potrebbe risultare comoda nel caso ci fosse un solo cantante a disposizione.

La sparizione di Soundtrack come prodotto singolo deriva dal fatto che ora è integrato in FinalCut Express HD (nello stesso prezzo che era di Soundtrack) e in FinalCut HD, ma le funzioni di questo applicativo si ritrovano sostanzialmente in GarageBand, che ora ha un cuore comune con Logic.

Dentro alla confezione di iLife si trova esclusivamente il DVD d’installazione quindi chi possiede un Mac senza SuperDrive e senza lettore DVD dovrà  richiedere (in modalità  che si conosceranno successivamente) la versione CD

‘€œPer iWork – ha detto Schoeben passando alla nuova suite – Apple ha voluto mettere a disposizione non solo un word processor moderno ma fornisce anche le idee stilistiche dei creativi di Apple con i bellissimi template già  pronti e la facilità  di utilizzarli. L’eleganza della grafica di pagina e una composizione veloce per un raggiungimento rapido di un bel risultato finale sono i pregi fondamentali’€

Con Pages si possono esportare file HTML ma Apple dice che non è per quello che è nato (al pari di Microsoft Word, aggiungiamo noi) e qualche formattazione potrebbe non essere coincidente su un browser, meglio indirizzarsi su altri applicativi per questa conversione. Per i file PDF invece non esiste problema e tutto risulta assolutamente fedele all’originale.

Pages e Keynote 2 sono le due componenti dell’applicativo di Apple.

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