Sul sito del fotografo Jean-Pierre Laffont è possibile visualizzare alcune foto che mostrano la linea di assemblaggio de primo Macintosh del 1984. Le foto sono datate 25 gennaio 1984 e sono interessanti per gli appassionati di prodotti “storici” del mondo Apple.
Come abbiamo già spiegato in dettaglio qui, Steve Jobs era ammaliato dall’idea della catena di montaggio introdotta da Henry Ford e sfruttata dalle grandi industria automobilistiche di Detroit, e affascinato anche dalle capacità manifatturiere di aziende giapponesi quali Sony. Tentò di replicare il modello in California ma l’esperienza non si rivelò vincente ed è per questo che oggi sulle scatole degli iPhone vediamo scritte del tipo: “Designed by Apple in California. Assembled in China”. La fabbrica che costruiva i Macintosh fu chiusa nel 1992 perché non raggiunse mai i volumi di produzione immaginati da Jobs (le vendite dei Mac iniziarono a decollare anni dopo). I manager Apple si resero conto della necessità di appoggiarsi a filiere produttive in altre parti del mondo che offrono manodopera a basso costo e prevedono norme più permissive.
Apple produce ancora il Mac Pro cilindrico del 2013 in Cina ma questa scelta non si è rivelata vincente e, anzi, è stata fonte anche di problemi assurdi come ad esempio l’impossibilità di trovare un costruttore di viti USA in grado di fornire viti nella qualità e nella quantità richieste da Cupertino.
Donald Trump e altri esortano Apple a riportare l’industria manifatturiera negli USA ma è un compito non semplice. Non bastano tagli fiscali, politiche di semplificazione burocratica e misure protezionistiche: mancano competenze specifiche per non parlare dei costi del personale, di materiali e componentistica che obbligherebbe a innalzare i costi finali di un qualunque prodotto.
Il sito di Jean-Pierre Laffont permett edi acquistare le foto per la stampa ma non consente di riprodurle sul web senza la filigrana digitale.