Il Macworld è ormai alle porte e sulla rete l’argomento principale sono le previsioni su che cosa domani Jobs annuncerà dal palco dell’Expo.
L’ideale ‘borsino’ nel coso delle ultime ore ha messo al ribasso l’upgrade dei G4 e il lancio di iMac con schermo più grande degli attuali 17 pollici e ondeggia incerto se accreditare la tesi di un macworld focalizzato essenzialmente sul software e quindi in tono un po’ minore rispetto alle attese, o su una rassegna che presenterà una novità inattesa e mai vista, un nuovo prodotto per l’hub digitale.
Chi si sbilancia su quest’ultima previsione scommette essenzialmente su un iPod ‘agli steroidi’, capace non solo di riprodurre musica ma anche filmati e immagini. Qualcun altro continua a credere che per Apple potrebbe essere giunto il momento del lancio di una PC-tavoletta simile a quelli che stanno comparendo nel mondo PC. Da qualche parte, infine, si torna ad avanzare l’ipotesi di un telefono intelligente con il marchio di Apple.
I sostenitori del Macworld in stile ‘minimalista’ affermano che Apple non è in grado in questo momento di annunciare nuove macchine per due ragioni fondamentali: non esistono le condizioni per upgradare gli attuali processori e i magazzini sono ancora pieni di iMac e G4 che devono essere liquidati. In aggiunta a questo non ci si dovrebbe attendere nulla di rivoluzionario perché le condizioni di mercato non sono adatte a lanciare nuovi prodotti. Per questo Cupertino focalizzerà la sua attenzione su aggiornamenti delle iApps (magari presentando un navigatore fondato sul codice di Mozilla) e potenziando i servizi di .Mac.
Non manca però neppure chi, più tradizionalmente, pensa che gli upgrade dei G4 e degli iMac ci saranno. Potrebbe trattarsi di annunci di macchine che verranno poi effettivamente commercializzate tra qualche settimana, ma di certo, si commenta da diverse parti della rete, è improbabile che Jobs lasci il palco senza avere presentato qualche novità nel campo delle CPU.
Noi, pur senza schierarci in maniera risoluta su nessuno di questi fronti, ci limitiamo a notare come Cupertino abbia bisogno di qualche cosa di nuovo per rivitalizzare un mercato non particolarmente brillante. E visto che Apple era e resta una casa che, per ora, si occupa essenzialmente di hardware e che trae profitto principalmente da questo settore, questo ‘qualche cosa’ di nuovo non può essere relegato solo al software (che pure, ne siamo certi, ci sarà ). Una Apple che uscisse da San Francisco senza qualche nuovo prodotto, consumer o pro (o magari consumer e pro) potrebbe deludere sia i suoi consumatori che gli investitori.
Che non sarà un Macworld scialbo come vorrebbe far credere qualcuno lo si può intuire anche da segnali concreti, come ad esempio lo sforzo organizzativo e senza precedenti recenti, per allestire un evento a Parigi dove converranno giornalisti e manager di Apple da tutta Europa. E’ prevedibile che questa scelta è finalizzata a fornire una presa di contatto diretta con qualche prodotto che verrà presentato a San Francisco e che un simile sforzo economico ed organizzativo non può essere finalizzato solo a mostrare qualche applicazione rinnovata o a fare vedere su schermo gigante Jobs che parla dal Moscone.