In vista ci sono PC meno costosi. La discesa dei prezzi diventerà un fatto quanto diventeranno efficaci anche nei prodotti immessi nei canali i tagli di listino ai processori Pentium, annunciati ieri da Intel.
La società di Santa Clara ha modificato i suoi listini abbassando fino al 53% i costi dei suoi processori. Calano praticamente tutti i modelli, anche i più recenti come i Pentium 4 da 2.4, 2.26 e 2.2 GHz. Le diminuzioni più sensibili sono nel mercato dei portatili dove i Pentium 4 dovevano dominare ma dove invece non sembrano riscuotere il successo previsto. Parte della scelta di abbassare i prezzi deriva anche dalla consueta necessità di stimolare la domanda dopo il lancio iniziale dei nuovo modelli.
A livello generale il ribasso di prezzi di Intel, cui farà sicuramente seguito anche un abbattimento dei listini da parte della concorrente AMD e di altri competitori sul mercato, potrebbe determinare una decisa inversione di tendenza nel mercato dei PC dove per qualche mese il prezzo delle macchine è stato segnato da progressivi aumenti. La diminuzione dei costi dei processori, la più costosa delle componenti di una macchina, si affianca alla riduzione dei prezzi della Ram e alla stabilizzazione del mercato degli LCD, questi ultimi ancora cari ma non più in costante aumento in fatto di prezzo.
Ricordiamo che recentemente alcuni analisti hanno previsto che Apple potrebbe beneficiare di questa situazione spuntando al termine del trimestre margini più alti di quelli previsti inzialmente proprio in seguito alla diminuzione dei costi di alcune componenti essenziali.