Il cronometro che separa Microsoft dalla data limite fissata dall’Unione Europea per l’adempimento alle richieste sancite dalla condanna per abuso di monopolio è quasi giunto allo zero. Ancora poche ore ore e il 31 maggio, giorno limite oltre il quale il colosso di Redmond rischia una pesante multa pari al 5% del suo fatturato giornaliero, sarà trascorso. In quel momento l’UE raccoglierà le risposte che le sono giunte dalla società delle finestre e deciderà che cosa fare: ritenersi soddisfatta o procedere con l’imposizione di nuove sanzioni.
Secondo alcune fonti il week end è trascorso in febbrili trattative che hanno fatto seguito ad un faccia a faccia, avvenuto ad inizio mese, tra il commissario antitrust di Bruxelles, Neelie Kroes, e Steve Ballmer, CEO di Microsoft. L’esito degli incontri non è noto, ma fino alla scorsa settimana l’Unione si dichiarava insoddisfatta dei passi intrapresi da Redmond.
Sul tavolo, in particolare, c’è la questione dei costi di licenza per alcune componenti del sistema operativo che l’Unione ha chiesto siano cedute alla concorrenza così da poter raggiungere una migliore interoperabilità tra software e OS.
Nel momento in cui l’ultimatum del 31 maggio sarà passato l’UE potrebbe essere costretta ad impiegare settimane prima di decidere sui contenuti della documentazione ricevuta da Microsoft, un tempo necessario per analizzare il livello di risposta che forniscono alle richieste dell’Unione. Solo successivamente i responsabili dell’ufficio antitrust potranno passare, eventualmente, alla multa che andrebbe ad aggiungersi ai 497 milioni di euro già pagati da Microsoft.