L’effetto volano di iPod c’è. A parlare del traino svolto dal player di Apple sull’intera gamma di computer della Mela non è il solito analista di mercato ma Will Poole, insospettabilissimo responsabile della divisione Windows di Microsoft.
L’ammissione dell’esistenza del pluricitato ‘halo effect’ di iPod da parte di un manager di Redmond, certo non un uomo di parte o na vittima del campo di distorsione prodotto da Jobs, è avvenuta nel contesto di un’intervista rilasciata ad alcuni media americani nel corso della quale Poole ha presentato alcune delle strategie per il consolidamento della quota di mercato di Windows. Strategie, ha spiegato Poole, che passano per la sfida di non perdere per strada, durante la migrazione a Windows Vista, gli utenti che ancora oggi usano vecchie versioni del sistema operativo delle finestre e che sono attratti da nuove alternative.
‘Tra queste – ha detto Poole – c’è Mac OS X. Apple ci ripropone una sfida che diventa oggi più credibile grazie alla visibilità che ha conquistato con iPod. Se esiste un effetto volano sulle vendite di computer Mac? – ha detto il dirigente di Microsoft rispondendo alle domande – Noi crediamo che in parte questo effetto esiste’
Microsoft avrebbe come indicatore attendibile ‘una certa crescita delle vendite Apple, dovuta proprio ad iPod. Non abbiamo difficoltà ad ammettere – dice ancora Poole – che Apple ha giocato le carte giuste con il player’
Nei giorni scorsi diversi analisti hanno teorizzato la presenza di un effetto volano sulle vendite di Mac dovuto all’immagine di iPod. Tra gli ultimi a sostenere questa tesi c’è stata anche IDC secondo la quale sarebbe dovuto proprio ad iPod (oltre che a Mac mini) il rilancio in campo internazionale e la conquista di quote di mercato da parte di Apple. Ma questa è la prima volta che un concorrente di Cupertino ammette che iPod è in grado di orientare le scelte nell’acquisto di computer Mac e, specificatamente, di indirizzare ad un sistema operativo diverso da Windows.