Microsoft nelle scuole, la protesta di Apple

Dopo Red Hat Linux, dopo alcune associazioni di consumatori, anche Apple si unisce al coro dei critici sull’accordo che Microsoft ha raggiunto con i privati sulle cause pendenti sul suo capo. Cupertino ha presentato ufficialmente un documento di una trentina di pagine al giudice che dovrà  valutare l’accordo per dare il proprio benestare nel quale espone le sue ragioni, ragioni che sono poi state ribadite anche da Steve Jobs in un comunicato.
“Apple ha il 50% del mercato educational – sostiene il CEO – sotto questo profilo siamo rimasti sconcertati dall’assistere ad un accordo imposto a Microsoft per avere infranto la legge consente, se non incoraggia, loro a fare un ingresso nel settore didattico, uno dei pochi dove non possiedono potere di monopolio. Fino ad oggi le scuole hanno avuto una scelta e hanno scelto Apple. Noi pensiamo che le scuole devono mantenere la possibilità  di scegliere”
Apple ha sottolineato poi di fronte al giudice come “gli eventuali benefici determinati dall’accordo giungeranno al costo inaccettabile di un rafforzamento del monopolio di Microsoft”, per questo Cupertino chiede il respingimento dello stesso da parte del giudice.
Nel corso della giornata di ieri sono anche arrivate vibrate critiche sia dalla Computer & Communications Industry Association (CCIA) e dall’American Antitrust Institute (AAI). Si l’una che l’altra realtà  hanno sottolineato l’incongruenza di un accordo che consente ad Microsoft di invadere il mercato con software a costo zero, impedendo a chiunque altro di poter imporre un prezzo per i suoi prodotti.