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Morta Jean E. Sammet, co-autrice del linguaggio COBOL

Jean E. Sammet è stata una informatica americana nota per essere co-autrice e designer del COBOL, uno dei primi linguaggi di programmazione, tuttora usato nell’ambito di applicazioni commerciali, in particolare in settori come ad esempio quello bancario.

Jean E. Sammet aveva 89 anni, è morta il 20 maggio ma la notizia della sua morte è stata diffusa da poco. Il New York Times scrive che viveva in una comunità residenziale per anziani non lontana dal Mount Holyoke College del Massachusetts dove si era laureata e in seguito ottenuto una cattedra in ingegneria informatica. Il COBOL che la Sammet ha contribuito a creare, ha oltre mezzo secolo di vita ma milioni di linee di codice in questo linguaggio ancora oggi funzionano su mainframe di tutto il mondo rendendo possibile il lavoro di aziende ed enti governativi.

All’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign, la Sammet vide i primi computer nel 1949, quando era ancora una studentessa laureata in matematica. Non rimase particolarmente colpita. «Pensavo a un computer come a un osceno pezzo di ferraglia con il quale non avrei voluto avere niente a che fare» aveva ricordato in un’intervista del 2000. L’avversione per queste macchine non era all’epoca inusuale per i puristi della matematica: non era ancora emersa l’epoca della cosiddetta “computer science” come disciplina accademica. Successivamente la Sammet si trovò a dover programmare dei calcoli con le schede perforate (il supporto per l’immagazzinamento e il trattamento dei dati dell’epoca). «Con mia grande sorpresa – raccontò – mi piaceva».

Sammet Jean E.
Jean Sammet nel 1979 durante una visita all’Università del Maryland

All’inizio degli anni ’50, l’industria dei computer era ancora agli albori, mancava una cultura specifica nel settore per non parlare di possibili percorsi professionali. La Sammet lavorò con IBM per circa trent’anni, diventando una delle donne di spicco della sua generazione nel settore informatico.

Tra le numerose cose da lei fatte, è ricordata per il ruolo fondamentale che ebbe nella creazione del COBOL e l’incredibile longevità di questo linguaggio di programmazione in ambito aziendale. Alla fine degli anni ’50 era a tutti chiaro che i computer avrebbero potuto essere un ausilio non solo per i calcoli scientifici ma anche in ambito commerciale, aiutando nella gestione di contabilità, stipendi, acquisti e in ogni aspetto della contabilità aziendale e non solo. L’intuizione portò alla creazione del “Common Business Oriented Language” o COBOL, linguaggio pensato non solo per gestire numeri ma anche dati commerciali.

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, il più grande acquirente dell’epoca di computer, fissò le linee guida generali per il COBOL nel 1959, anno nel quale convocò un comitato per affrontare il problema dello sviluppo di un linguaggio comune per le applicazioni commerciali. All’incontro seguì un’iniziativa per le specifiche del linguaggio e la versione preliminare fu rilasciata alla fine dell’anno. Il linguaggio di programmazione COBOL fu ritenuto talmente importante che in seguito anche il Pentagono decise che non avrebbe comprato o affittato computer se non avessero permesso l’uso del COBOL.

A coordinare il lavoro fu chiamata Grace Hopper (morta nel 1992), quella che è spesso definita la “mamma” del COBOL; la Hopper non era ad ogni modo da sola ma guidava un gruppo di sei persone, inclusa la Sammet che si occupò di progettare il linguaggio. La Sammet e altre cinque persone concepirono la maggiorparte del linguaggio durante due settimane di lavoro senza sosta rintanati allo Sherry-Netherland Hotel di Manhattan. La loro proposta fu presentata nel novembre del 1959, accettata con pochi cambiamenti dai produttori di computer che lavoravano per il Pentagono.

La pubblicazione del COBOL permise a molti costruttori di computer di mettere a disposizione compilatori (applicazioni in grado di convertire un programma in linguaggio macchina), diventando così uno dei primi linguaggi a essere standardizzato: lo stesso programma poteva girare su computer di fornitori diversi. Nonostante diverse limitazioni il COBOL è ancora oggi usato in vari ambiti. Si calcola che questo linguaggio sia alla base del 70% di tutte le transazioni aziendali; in COBOL sono scritte l’85% delle applicazioni business nel mondo. Tutt’oggi i programmatori COBOL sono ricercatissimi giacché i processi di riscrittura di un software in un linguaggio più moderno si sono rivelati fallimentari o il costo di sostituzione è troppo alto da sostenere.

Sammet Jean E.
Jean E. Sammet nel 2013

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