È morto Ted Dabney, pioniere del mondo dei videogiochi e co-fondatore di Atari, una delle persone che ha contribuito alla nascita di un mondo (quello dei videogame) che ora vale 137.9 miliardi di dollari a livello mondiale.
Dabney aveva 81 anni ed è stato un po’ dimenticato rispetto al più noto Nolan Bushnell (l’uomo che tra le altre cose – ha fatto nascere i primi navigatori satellitari) e con il quale ha creato negli anni ’70 Atari e il business dei videogiochi. Era nato a San Francisco (California), nel 1937 e aveva studiato elettronica nel Corpo dei Marine. Diventato ingegnere, era stato assunto da Hewlett-Packard, azienda che lasciò nel 1961 per lavorare con la Ampex su prodotti militari. Alla Ampex incontrò Bushnell e i due nel 1971 lasciarono l’azienda per avviare lo sviluppo un clone di Spacewar! (uno sparatutto per computer PDP-1) usando il nome di Syzygy Engineering.
Il primo prodotto commercializzato era Computer Space, un videogioco arcade comunemente riconosciuto come il primo videogioco a gettoni. Del primo cabinato della storia furono vendute oltre 1000 unità, portando i due alla fondazione di Atari e alla creazione di Pong (il gioco nel quale sullo schermo appare una pallina squadrata che si muove e due barrette luminescenti controllate o da un giocatore e il computer, oppure da due giocatori in contemporanea).
In una prima dichiarazione dopo la notizia della morte di Dabney, Bushnell ha detto: “Ted è stato collega, co-fondatore, compagno sognatore e un amico. Ricorderò sempre con grandissimo affetto gli anni passati insieme. RIP.”
Dabney lavorò con Bushnell ad altri progetti quali: Pizza Time Theater (predecessore della catena di negozi di ristorazione e intrattenimento Chuck E. Cheese’s), Catalyst Technologies (uno dei primi incubatori tecnologici) e al conglomerato Teledyne.
Una curiosità: tra le persone che hanno lavorato per Atari, anche il co-fondatore di Apple, Steve Jobs (ne abbiamo parlato qui). Nel febbraio del 1974, dopo aver “ciondolato” per un anno e mezzo al college, Jobs tornò a Los Altos (dove vivevano i genitori adottivi) per cercare un lavoro. L’Atari stava distribuendo i primi cabinati di Pong e Jobs diventò uno dei primi dipendenti dell’Atari, facendo il tecnico per cinque dollari l’ora. Steve imparò molto dall’Atari, contribuì a migliorare alcuni videogiochi facendo produrre ai chip design divertenti e interazioni ben studiate. Qui la storia della nota manoscritta da Jobs ai tempi dell’Atari; qui Nolan Bushnell che racconta perché rifiutò alla fine degli anni ’70 di diventare il terzo socio di Apple.